"Detenuto e innocente", per strada un cartello dei parenti di Giovanni Camassa, condannato per l'omicidio di Angela Petrachi

"Detenuto e innocente", per strada un cartello dei parenti di Giovanni Camassa, condannato per l'omicidio di Angela Petrachi
MELENDUGNO - «Detenuto e innocente». È quanto appare scritto su un grande cartellone stradale affisso lungo la provinciale che collega Lecce a...

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MELENDUGNO - «Detenuto e innocente». È quanto appare scritto su un grande cartellone stradale affisso lungo la provinciale che collega Lecce a Melendugno. L'iniziativa é dei familiari di Giovanni Camassa, l'agricoltore salentino condannato in via definitiva nel 2014 all'ergastolo per l'omicidio nel 2002 di Angela Petrachi, la giovane mamma di 31 anni di Melendugno, scomparsa per 13 giorni e trovata morta in un boschetto, orribilmente seviziata dopo essere stata violentata.


Un delitto di cui l'agricoltore si è sempre proclamato innocente. Il cartellone stradale reca la scritta «Giustizia per Giovanni Camassa, detenuto e innocente» con il volto dell'uomo. I parenti dell'ergastolano hanno avviato l'iniziativa in previsione dell'udienza in Cassazione fissata per il prossimo 20 marzo che dovrà discutere sul ricorso presentato dal legale difensore Ladislao Massari contro il rigetto dell'istanza di revisione del processo da parte della Corte d'Appello di Potenza.

La richiesta di revisione del processo si basa su due tracce biologiche mai finora rilevate da cui i periti hanno estrapolato due profili genetici differenti, nessuno dei quali però riconducibile a Camassa, assolto in primo grado poi condannato in appello. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia