Dalla Calabria al Salento con mezzo chilo di cocaina. Sfuggito la sera precedente ad un posto di blocco e poi dileguatosi nei campi, è stato rintracciato la mattina...
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L’arresto del salentino - che ha già scontato 15 anni di carcere, tra cui anche una condanna definitiva per mafia, ed è ritenuto vicino al clan Coluccia di Noha - è stato piuttosto movimentato ed ha avuto inizio mercoledì sera, quando insieme ad un altro uomo è incappato in un posto di blocco dei carabinieri sulla statale 106, la cosiddetta “statale ionica” che collega Reggio Calabria a Taranto, proprio nei pressi di Crotone.
Forzato il posto di controllo, la vettura ha proseguito la sua marcia per alcune centinaia di metri, salvo poi fermarsi a bordo strada ed essere raggiunta dalla pattuglia dei militari. Sull’auto c’era soltanto il conducente – anche lui della provincia di Lecce – trovato in possesso di una modica quantità di marijuana, che gli è costata una segnalazione all’autorità prefettizia. Il sospetto dei carabinieri, però, era che il salentino alla guida si fosse disfatto di qualcosa gettandola fuori dal finestrino. O che a bordo dell’auto vi fosse anche un’altra persona, riuscita a dileguarsi nei campi circostanti la statale, prima che la vettura venisse sottoposta a controllo.
I carabinieri hanno quindi avviato le ricerche del fuggitivo, proseguite per tutta la notte e terminate soltanto alle prime ore del mattino successivo, quando è stata notata la sospetta presenza del 41enne in un bar di Torre Melissa, località balneare in provincia del capoluogo calabrese. Innervositosi alla vista degli uomini dell’Arma, Arena – che presentava alcune abrasioni a gambe e braccia, forse procuratesi durante la fuga al buio per sfuggire ai militari - ha tentato di disfarsi di due involucri in plastica, gettandoli in un giardinetto adiacente al locale in cui si trovava, ma è stato subito notato dai carabinieri, fermato e perquisito. Addosso, nascosta negli indumenti intimi, come detto, sono spuntati due grossi involucri contenenti cocaina. Stessa sostanza che era all’interno degli altri due pacchetti, di cui l’uomo aveva tentato, per l’appunto, di disfarsi: cinquecento grammi in totale, per un valore di circa 20mila euro.
Secondo i carabinieri, il 41enne si sarebbe trovato con l’amico in Calabria soltanto di passaggio, dopo avere effettuato il rifornimento dello stupefacente destinato, con ogni probabilità, a rifornire le piazze dello spaccio salentine. Difeso dall’avvocato Luigi Greco, stamattina Arena comparirà davanti al gip per l’udienza di convalida dell’arresto. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia