C’è un tentativo di depotenziare l’aeroporto militare di Galatina, sede del 61° stormo dell’Aeronautica? Se lo chiede l’europarlamentare...
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«Se la base aerea di Galatina (Lecce) è un’eccellenza - dice Fitto - che senso ha pensare di aprire anche in Sardegna (Decimomannu) una base di addestramento analoga per velivoli T346, già presenti nella base salentina? Perché dirottare nella base aerea sarda 40 milioni di euro solo per adeguare le infrastrutture, se in Puglia queste non solo sono già operanti, ma con meno finanziamenti potrebbero essere potenziate e creare nuovi posti di lavoro sul territorio pugliese? Nel progetto di seconda base in Sardegna si parla addirittura di 200 posti di lavoro».
«Da notizie acquisite - aggiunge Fitto - sembra che la base di Decimomannu sia in forte crisi dopo la partenza delle forze aree tedesche, e quindi il Ministro della Difesa, Trenta, e il presidente della Regione Sardegna, Pigliaru, intravedono in questa seconda base italiana di addestramento piloti una sorta di riconversione e sviluppo del territorio. È un doppione, che vanifica l’eccellenza che la base di Galatina si è conquistata nel mondo, per uno spreco di risorse pubbliche».
Fitto, quindi, invita «il Salento e la Puglia, tutti coloro che possono giocare un ruolo istituzionale e non» ad attivarsi «per evitare una scelta sbagliata e penalizzante per Galatina. Scelta del Ministro Trenta e condivisa dall’intero Governo? E in tal caso il ministro del Sud, Lezzi, cosa pensa di fare per impedire che avvenga?».
«È il momento della mobilitazione di tutti - concluide Fitto -. Faccio appello ai parlamentari pugliesi, al presidente della Regione e al sindaco di Galatina: è necessario subito chiedere un incontro con l’amministratore delegato di Leonardo, con i vertici dell’Aeronautica Militare e con lo stesso ministro Trenta». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia