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Fine settimana da incubo sui treni e precisamente sulla tratta Lecce-Bari a causa dei vandali. Secondo quanto denunciato dalla Filt Cgil in una nota, ogni fine settimana un folto gruppo di ragazzi, che sale a bordo del treno dopo aver trascorso la serata a Brindisi, ha preso l’abitudine di vandalizzare le carrozze.
Nove minuti di terrore
Nei nove minuti di percorrenza sfasciano i sedili, rimuovono gli estintori svuotandoli negli stessi vagoni, disintegrano i vetri dei finestrini. Quando poi il convoglio raggiunge la fermata di San Pietro Vernotico danneggiamenti, insulti, minacce alla sicurezza della circolazione ferroviaria raggiungono l'apice: i ragazzi scendono dal treno portandosi via qualsiasi cosa, manomettendo le porte delle vetture, scagliando oggetti contundenti verso i vetri. Anche con il treno in movimento. Tutto ciò sotto gli occhi terrorizzati dei passeggeri che viaggiano verso Lecce. E senza che il capotreno in servizio possa far nulla al cospetto di una cinquantina di adolescenti alterati e scalmanati. Un delirio che lascia uno strascico sulla regolarità del servizio anche il giorno dopo.
«Ogni sabato, e spesso anche il venerdì, un corposo gruppo di giovani in partenza da Brindisi con destinazione San Pietro Vernotico - scrivono dalla Filt Cgil - assale il treno regionale 4445.
Lo sciopero
Proprio contro le aggressioni al personale viaggiante, i sindacati che tutelano i lavoratori del settore trasporti, hanno indetto uno sciopero nazionale di 8 ore del trasporto pubblico locale, in programma domani 16 settembre. A proclamarlo unitariamente sono state le sigle sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferro “in considerazione delle violente e reiterate aggressioni a conducenti, controllori, capi stazione, addetti a traghetti e vaporetti, registrate su tutto il territorio nazionale negli ultimi mesi. Scioperiamo di fronte a una situazione intollerabile su cui bisogna intervenire subito. A tutt’oggi non si è registrato alcun intervento a tutela del personale da parte dei datori di lavoro e neanche da parte del legislatore utili a prevenire e scoraggiare le aggressioni al personale dei mezzi pubblici”.
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