Fincantieri “acquista” il porto: i maxi yacht in arrivo a Otranto

Fincantieri “acquista” il porto: i maxi yacht in arrivo a Otranto
Fincantieri e Cimolai hanno concluso l’acquisto del Ramo Core di Condotte Spa, ora il Porto Turistico esterno di Otranto è ufficialmente del grande gruppo italiano....

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Fincantieri e Cimolai hanno concluso l’acquisto del Ramo Core di Condotte Spa, ora il Porto Turistico esterno di Otranto è ufficialmente del grande gruppo italiano. Una notizia che è trapelata subito dopo la firma presso il Ministero dell’Economia della cessione del ramo d’azienda giudicato più produttivo. Si tratta di un'operazione di alta finanza che prevede investimenti per 200 milioni (di cui 50 per il Marina di Otranto).

L'iter fino al traferimento


A giugno, i commissari ministeriali di Condotte Spa hanno richiesto la concessione cinquantennale per lo specchio acqueo alle spalle del porto di Otranto per realizzare il nuovo porto turistico. In tale occasione, alla richiesta della certificazione Soa, i commissari l’avevano fornita, in avvilimento, proprio tramite Fincantieri. Appariva ovvio l’interesse del grande gruppo italiano, dunque, per Otranto. Il rilascio della concessione è avvenuto a fine estate, da allora nulla si frapponeva, dunque, al trasferimento della concessione al nuovo acquirente. Così il 22 dicembre, presso il Ministero dello Sviluppo Economico è stato trasferito il blocco di 12 progetti considerati portatori di una grande prospettiva di sviluppo tra cui la Città della Salute di Sesto San Giovanni, la Darsena di Livorno, il Porto di Otranto. 
In realtà, Fincantieri, ormai secondo gruppo pubblico delle costruzioni, non si è affacciato per la prima volta alla porta dei commissari del gruppo Condotte (Giovanni Bruno, Gianluca Piredda e Matteo Uggetti), perché nel dicembre 2020, Fincantieri, attraverso il suo braccio Fincantieri Infrastructure, ha finalizzato infatti l’acquisizione del principale ramo d’azienda che fa capo a Inso, comprensivo della controllata Sof, già parte del gruppo Condotte. Insomma una strategia di sviluppo ben consolidata. 

Il sindaco Cariddi


«La notizia non mi è stata ancora comunicata in maniera ufficiale - dice il sindaco di Otranto Pierpaolo Cariddi -, anche se ho visto la pubblicazione della stessa su quotidiani nazionali. È ovvio che si tratta di una prospettiva di sviluppo enorme per l’intero Salento perché parliamo dello stesso gruppo che, in meno di un anno, ha ricostruito il ponte di Genova». Insomma una grande fiducia nella veloce creazione dell’infrastruttura che garantirà un flusso di turismo di fascia medio alta ed anche una forte destagionalizzazione.

Il progetto


In effetti, non appena conclusa in giugno l’acquisizione dell’area, i commissari di Condotte hanno provveduto, su indicazione del futuro acquirente a modificare il progetto del Marina di Otranto. Innanzitutto dei 450 posti previsti per imbarcazioni dai 15 ai 30 metri e dei solo 50 previsti per quelle da oltre 40 si sta passando ad un totale ribaltamento. Si prevedono, infatti, più barche grandi (circa 200) e meno di dimensioni medie (50). Ciò a vantaggio di un mercato, quello dei charter sail ed a motore, che vede Croazia, Montenegro, Albania e Grecia come mete privilegiate, con Otranto al centro per fare da hub per tale traffico. Si tratta di un mercato in continua espansione con passeggeri in grado di pagare dai mille ai 10.000 euro al giorno per navigare con tutti i comfort. Insomma, si tratta di avere la possibilità di moltiplicare per mesi e mesi il fenomeno già visto ad Otranto con la crociera della nave privata più grande al mondo, che ha attraccato ad Otranto e si è trattenuta tre giorni più del previsto perché i suoi passeggeri non riuscivano a terminare la partita a golf iniziata all’Acaya Golf Club.

La piccola manutenzione per gli yacht


In più Fincantieri pare puntare ad una cantieristica “leggera” che permetta ai maxi yacht di avere il rinnovo di certificazioni e la piccola manutenzione in un porto vicinissimo alle mete estive quali le isole greche o le coste montenegrine. Inoltre, approvato con lo Sblocca Italia, c’è tutto il comparto a terra che vedrà una trasformazione dell’area intorno all’Istituto Alberghiero di Otranto. Tale zona era stata già da anni opzionata da Condotte ed è oggi nella disponibilità di Fincantieri. Qui sorgerà un polo di residenze di lusso e servizi collegati al Marina. In pratica una sorta di nuovo villaggio turistico di lusso e collegato al porto turistico e quindi al mare. Di sicuro, il turismo di Otranto e del Salento farà un salto da gigante verso il turismo di fascia alta.
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Quotidiano Di Puglia