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Uno sconto sull'affitto in “cambio” della figlia 14enne disabile. Con tanto di consenso scritto da parte del padre alla relazione e a una futura convivenza. È il torbido retroscena che viene fuori da un'inchiesta per stalking che vede al centro delle indagini un uomo di 64 anni residente in un paese del Sud Salento.
La denuncia della madre della ragazza
L'uomo è stato iscritto nel registro degli indagati in seguito alla denuncia presentata dalla madre della ragazza, che in diverse occasioni ha raggiunto la caserma dei carabinieri per segnalare gli inquietanti episodi di cui era vittima. In particolare, il ritrovamento di alcuni pacchi fuori dall'abitazione e vicino all'auto, contenenti scarpe da ginnastica, bottiglie di vino, peluche, confezioni di profumi. Tutti gli oggetti erano accompagnati da misteriosi biglietti indicanti numeri a tre cifre: -285, -373.
L'indagine per stalking
L'indagine per stalking a carico dell'uomo, che vede come parte offesa la madre della giovane, è partita quando la donna ha denunciato il 64enne di averla seguita in auto. In quell'occasione, la donna si stava dirigendo verso lo studio del suo avvocato quando, passando accanto all'auto dell'uomo, questi gli avrebbe detto «Ricordati che per la ragazza ci sono sempre poi». Questo episodio aveva convinto la donna che anche dietro al ritrovamento dei pacchi ci potesse essere il 64enne.
L'intera vicenda, così come la delicata situazione del nucleo familiare, è finita anche all'attenzione dei servizi sociali. E la ragazza è stata trasferita in una residenza protetta, dove si trova ancora oggi e dove sta finalmente riacquistando serenità. Dagli accertamenti è emerso come i familiari fossero a conoscenza della relazione tra il 64enne e la ragazza e che la minorenne vivesse in una situazione di promiscuità «nella quale è coinvolta con la complicità della madre e il consenso del padre, emergendo che la minore intrattiene relazione sentimentale con il proprietario dell'abitazione nella quale vive il nucleo». In uno dei diversi ascolti, la ragazza ha raccontato che, dopo la firma della dichiarazione, «papà ha preso le mani mie e quelle di [nome dell'indagato], le ha messe una sopra l'altra e ha detto: Coraggio, andate avanti!».
L'indagato è difeso dall'avvocato Simone Viva, mentre il padre della ragazza è assistito dall'avvocato Rita Ciccarese. Dopo la richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero Luigi Mastroniani, nei giorni scorsi si è svolta la camera di consiglio dinanzi al giudice per le indagini preliminari Alcide Maritati.
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