Ferragosto, il giorno dopo: tra bivacchi e atti di vandalismo, la Città bella continua a far parlare di sé e non per la bellezza del suo mare come in tanti...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
È stato un Ferragosto bollente, e non tanto per la temperatura, dal momento che il sole cocente ha continuato ad essere mitigato da un piacevole maestralino. A far alzare le temperature è stato traffico fuori controllo, a Gallipoli come a Porto Cesareo. In entrambi i casi in alcune ore si sono create lunghe file impossibili da superare persino per i mezzi di soccorso.
Il problema principale, lungo la litoranea della Baia Verde a Gallipoli, sarebbe stato determinato dalla lunga fila di auto parcheggiate, senza soluzione di continuità, lungo il lato destro della litoranea. Quello occupato dalla pista ciclabile e destinata al transito pedonale, dove - per intendersi - non si può parcheggiare. Invece l’altro giorno anche quel lato era pieno di auto, mentre - a detta di chi si è trovato in difficoltà - vigili e forze dell’ordine latitavano, tant’è che non ci sono stati né interventi di rimozione né multe. Così, il grande traffico sommato al parcheggio selvaggio ha determinato lunghe code e seri rallentamenti: qualcuno segnala di aver impiegato circa 55 minuti per percorrere in auto i circa 700 metri che vanno dalla prima alla seconda entrata della Baia Verde. Per non parlare delle auto parcheggiate sulle aiuole, proprio al centro della carreggiata, alla fine della riviera e poco prima dei grandi alberghi. Ma il fatto grave è accaduto proprio intorno all’ora di pranzo nel giorno di Ferragosto, quando un’ambulanza è rimasta praticamente bloccata proprio nei pressi della seconda entrata della Baia Verde. Non sono servite nemmeno le sirene spiegate tanto il traffico era intenso e congestionato: il mezzo ha dovuto rallentare e farsi largo faticosamente tra le auto in sosta, le bici, i motorini e i bagnanti a piedi, ripreso dai telefonini di coloro che poi hanno lanciato il loro disappunto sui social.
La scena, identica e pressoché allo stesso orario, si è ripetuta a Torre Lapillo dove - racconta chi ha assistito alla scena, le auto hanno continuato a rimanere incolonnate, senza curarsi del fatto che un ambulanza a sirene spiegate rimanesse bloccata in mezzo al traffico. Naturale che la rabbia si sia scaricata poi sui social, dove sono in molti a scaricare le colpe sul Comune e sugli amministratori, sia di Gallipoli che di Porto Cesareo, “rei” di non aver saputo mettere dei paletti a quello che viene da tutti considerato ormai un turismo selvaggio. E che nella notte di Ferragosto ci siano state le invasioni barbariche lo denuncia anche il fatto che già le prime luci dell’alba hanno mostrato sporco e devastazione. A Gallipoli c’era spazzatura un po’ dappertutto, che ad onor del vero è stata ripulita nella mattinata, mentre sempre in alcune zone del lungomare sono state letteralmente sfasciate le recinzioni di legno poste a salvaguardia delle dune. Ma non è tutto. Come da copione, in questi ultimi anni, non sono mancati i bivacchi di giovani addormentati per terra o sulla spiaggia. In particolare, è stata insozzata la spiaggia della Purità del centro storico dove da poco era stata effettuata una pulizia straordinaria. A denunciare, pure sulle pagine di Facebook, fatti e misfatti di Ferragosto a Gallipoli, anche “Gallipoli Futura”.
Sulle ambulanze bloccate in mezzo al traffico, invece, un duro intervento del parlamentare Rocco Palese, che stigmatizza quanto avvenuto a Gallipoli e Porto Cesareo nella giornata di Ferragosto e lancia un appello alle forze dell’ordine, perché diano una mano ai medici del 118 già oberati da turni massacranti. «È paradossale - dice Palese - la disorganizzazione nella gestione del traffico e la mancanza di rispetto dimostrata nei confronti dei medici al lavoro a bordo dei mezzi di soccorso. In questo periodo, nelle marine più frequentate dai turisti, le ambulanze hanno serissimi problemi di accesso: faccio appello alle forze dell’ordine tutte a collaborare con i medici e il personale a bordo delle ambulanze, anche per tutelare chi ha bisogno del loro soccorso, che a causa dei ritardi può rischiare la vita». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia