FOGGIA - I carabinieri del Comando provinciale di Foggia, con la collaborazione dei militari del Comando Provinciale di Caserta e del Ros di Napoli hanno eseguito un fermo nei...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
- oppure -
Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google
OFFERTA SPECIALE
Leggi l'articolo e tutto il sito quotidianodipuglia.it
1 Anno a 9,99€ 69,99€
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Rinnovo automatico. Disattiva quando vuoi.
L'abbonamento include:
- Accesso illimitato agli articoli su sito e app
- La newsletter del Buongiorno delle 7:30
- Tutte le newsletter tematiche
- Approfondimenti e aggiornamenti live
- Dirette esclusive
Il movente è presumibilmente da ricercare in contrasti in ambito famigliare per questioni economiche. Bruno Carella assieme al figlio era stato già oggetto di analogo attentato nello stesso punto il 4 ottobre del 2017. Il mese successivo, il 12 novembre, il figlio, Mario Guglielmo, era poi stato arrestato dai carabinieri perché trovato in possesso di una pistola illegalmente portata con sé: il giovane si era giustificato affermando che la deteneva per «legittima difesa» , ritenendosi esposto, insieme con il padre, a possibili attentati. Marco Carella è stato fermato ieri notte a Mondragone, in provincia di Caserta. I killer di Luigi Antonio De Rocco agirono a bordo di una vettura: la vittima, giunta in città per fare lavori di carpenteria, era seduta sul sedile posteriore di una Peugeot 307, insieme a Bruno Carella e al figlio, Mario Guglielmo, sotto l'abitazione proprio di Carella. L'auto con a bordo di killer si affiancò a quella sulla quale si trovava la vittima e dalla vettura fu sparato un colpo di fucile che colpì alla spalla De Rocco, arrivando fino al cuore, uccidendolo sul colpo. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia