Distrugge gli scogli per prendere i datteri: fermato pescatore di frodo

Distrugge gli scogli per prendere i datteri: fermato pescatore di frodo
Beccato in flagranza, a spaccare la scogliera e raccogliere datteri in piana Area Marina Protetta. È accaduto ieri a Porto Cesareo, precisamente a Torre Castiglione,...

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Beccato in flagranza, a spaccare la scogliera e raccogliere datteri in piana Area Marina Protetta. È accaduto ieri a Porto Cesareo, precisamente a Torre Castiglione, località balneare a nord di Torre Lapillo, marina di Porto Cesareo.


Ad intervenire e fare cessare quello che è un vero e proprio scempio ambientale sono stati sia i militari della Guardia Costiera dell’Ufficio locale marittimo di Torre Cesarea sia i militari della locale Stazione dei Carabinieri. Sotto sequestro un chilo di datteri di mare (Lithophaga lithophaga) e la relativa attrezzatura utilizzata per la loro raccolta e per la distruzione della roccia.

Il pescatore di frodo, una volta accortosi di essere stato scoperto in flagranza di reato, ha abbandonato il borsone contenente l’attrezzatura e si è allontanato con il proprio veicolo, sicuro di averla fatta franca. Di li a qualche minuto però, grazie al sistema tecnlogicamente avanzato di video sorveglianza a distanza in dotazione all'Amp e denominato "Torri Vedette della Legalità", è intervenuta una pattuglia dei Carabinieri che dapprima ha individuato il veicolo, la cui targa era nota, e poi  rinvenuto al suo interno un contenitore termico con i datteri di mare.

Informata dell’operazione, l'Autorità Giudiziaria ha convalidato il sequestro dei datteri, che a seguito del nulla osta del medico veterinario sono stati distrutti.Tra i reati contestati al pescatore di frodo vi è tra l'altro l’asportazione di specie marine protette per le quali è totalmente vietata la cattura, la detenzione e la commercializzazione, oltre ai gravi reati di danneggiamento della scogliera interessata e deturpamento di bellezze naturali.

Da evidenziare, fanno sapere le forze dell'ordine, che «la pesca di questi molluschi ha un altissimo potenziale distruttivo. La loro cattura, infatti, avviene martellando e frantumando le scogliere nel cui interno questa specie risiede. L'attività è frutto di un continuo e costante monitoraggio del litorale del Compartimento Marittimo di Gallipoli ed è tesa ad aumentare la sensibilità verso questa problematica così  dannosa per l'ambiente marino, in modo da ridurre la domanda che è la causa foraggiante di questo tipo di reato». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia