Aveva solo 11 mesi. Diana, una cucciola di pastore maremmano è morta, la notte del 31 dicembre a Lecce, a causa dei botti di Capodanno, sotto gli occhi increduli di tutti....
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Bambino di 9 anni ustionato al volto dall'esplosione di un petardo: otto i feriti gravi a Capodanno
Sequestrati 15 quintali di botti in un garage. "Potevano causare gravi danni alle case"
«Molte persone credono – afferma Giuseppe Albanese, presidente dell'Associazione ATA PC Lecce – che quando le associazioni animaliste si battono per l'abolizione di questa, ormai, "becera" pratica di festeggiare l'arrivo del nuovo anno con botti e fuochi d'artificio, lo facciano per partito preso, purtroppo non è così e la morte di Diana ne è un esempio. In molte città– continua Albanese – ormai vanno di moda le ordinanze contro i botti di fine anno ma, fino a quando queste ordinanze non verranno realmente applicate, non serviranno a nulla. A nostro avviso, non basta fare un'ordinanza per vietare i botti, che già sono vietati perché illegali, ma occorre varare una legge nazionale che abolisca definitivamente questa pratica, perché gli animali hanno il diritto a non morire a causa dei botti di Capodanno. Vietare non basta, occorrono controlli seri e sanzioni mirate. La nostra Associazione– conclude Giuseppe Albanese – si batterà con tutte le sue forze affinché questa "usanza" possa essere debellata, appellandosi al diritto alla vita di tutti gli esseri viventi e lo faremo in memoria della piccola Diana».
Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia