Rappresentante del Silb-Confcommercio nazionale, titolare di uno storico stabilimento e presidente della Camera di Commercio, Alfredo Prete ha fatto parte in questi mesi del...
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Presidente, cosa è cambiato lungo la costa leccese in questi ultimi due anni?
«Niente. La situazione è rimasta invariata, al netto del progetto di waterfront a San Cataldo e di una sistemazione della strada che a Frigole porta fino agli stabilimenti balneari. Per far sì che Lecce diventi città “da mare” si deve investire tanto. Non solo denaro, anche idee, tempo. L’amministrazione futura della città dovrà farlo: le marine sono un valore aggiunto. Non deve più accadere che la pubblica illuminazione venga spenta in pieno agosto, per risparmiare».
Tre nodi da sciogliere il prima possibile.
«Il primo è quello dei trasporti, altrimenti non diamo ai turisti la possibilità di raggiungerci. E ce ne sono moltissimi che anche in questo periodo vogliono andare al mare. Gli stranieri fanno ancora il bagno. Molti inglesi hanno comprato casa a Torre Chianca. Bisognerebbe istituire una navetta, ben pubblicizzata in alberghi e B&b, che da piazza Sant’Oronzo porta nelle marine. E poi si dovrebbe subito migliorare il servizio di nettezza urbana. Questo per cominciare. Poi ci sono tutte le richieste fatte come comitato, che sono rimaste inevase».
Le sue idee da consegnare nelle mani dei futuri amministratori.
«La prima è ripristinare la pista ciclabile che costeggia il canale, lungo la Lecce-San Cataldo. Renderla fruibile, illuminarla e adattarla anche ai pedoni, visto che ai leccesi piace molto correre. Si potrebbe creare un percorso naturalistico molto bello, senza spendere cifre spaventose. E poi mi piacerebbe riavere qualche evento lungo il litorale». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia