Dark web, il viaggio nel buio di internet: droga, armi e illegalità. Boom di utenti anche nel Salento

Dark web, il viaggio nel buio di internet: droga, armi e illegalità. Boom di utenti anche nel Salento
Meno di 700 euro per comprare una pistola. Più o meno la stessa cifra per “affittare” un hacker e vendicarsi di qualcuno, facendolo passare magari per pedofilo....

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Meno di 700 euro per comprare una pistola. Più o meno la stessa cifra per “affittare” un hacker e vendicarsi di qualcuno, facendolo passare magari per pedofilo. E poi market-place attrezzati per la vendita e la consegna a domicilio di droga, armi, virus informatici, dati rubati e documenti falsi. Ma durante la pandemia si potevano acquistare persino dosi di vaccino anti-Covid. Pagando in Bitcoin, naturalmente. C’è chi lo chiama il lato oscuro della rete. I più lo conoscono come il dark web. Un altro internet rispetto a quello in cui si naviga quotidianamente con semplicità.

La rete nascosta

Una rete nascosta ma non meno vasta che nell’ultimo anno e mezzo ha fatto registrate un boom di utenti: quasi 4 miliardi in tutto il mondo. E quasi 4 milioni di accessi dall’Italia, dei quali alcune migliaia dalla Puglia e dal Salento. Una piazza virtuale, pressoché sconfinata ma irta di insidie e rischi alla quale - conoscendo un paio di regole della navigazione on-line - si accedere particolari difficoltà. Un universo strutturato per categorie di interesse: marketplaces drugs e marketplaces commercial services. Dove “commercial services’” sta per una miriade di attività illegali: dai sistemi di raggiro degli anziani ai siti dove comprare l’ultimissimo modello di iPhone a un terzo del prezzo di mercato.

E ancora, piattaforme da cui scaricare software illegali e siti dai quali acquistare un grammo di cocaina purissima a 70 euro. Oppure cannabis e hashish direttamente a domicilio e con lo sconto di 5 euro su ogni ordine. Inoltre, nella parte più nascosta della rete, si vendono anche virus informatici o le credenziali di accesso a milioni di account violati in tutto il mondo. Anche in questo caso l’acquisto è piuttosto semplice. Basta entrare in uno di questi siti, richiedere ad esempio un malware capace di bloccare i computer di un’azienda (per qualsiasi motivo) e pagarlo in bitcoin o altra valuta digitale.

In vendita anche organi umani

Ma sul “dark” si trovano in commercio anche farmaci, documenti e identità false. E persino organi umani e anche killer “a domicilio” da acquistare attraverso piattaforma che, sfruttando l’anonimato del protocollo Tor, proteggono completamente clienti e venditori. Sì, ma non si tratta certo di un luogo sicuro. Anzi. A correre i rischi maggiori navigando in questa oscurità virtuale sono proprio i più giovani. Abilissimi di certo a sfruttare tutte le potenzialità del web. Ma non per questo esenti dalle trappole del “dark”. A partire dal furto dell’identità e di dati sensibili sino a rischiare di finire al centro di forum in cui criminali e acquirenti finiscono per scambiarsi immagini «gore»: la nuova frontiera che passa dalla condivisione di video e immagini pedopornografiche o raffiguranti suicidi, mutilazioni, e decapitazioni fornite dietro pagamento di denaro. Ed erano tutti minorenni i 20 ragazzi denunciati a piede libero i quali a luglio del 2020 finirono al centro dell’operazione “Dangerous images”della Polizia postale.

Tra loro il più “anziano”: un neo 17enne salentino. Le accuse, in concorso, mosse a loro carico erano di detenzione, divulgazione e cessione di materiale pedopornografico, detenzione di materiale e istigazione a delinquere aggravata. Filmati e immagini pedopornografiche, ma anche fotogrammi macabri provenienti dal “dark web”, scambiati e fatti circolare da adolescenti tramite social e Whatsapp. Lo scorso ottobre, infine, è stato un salentino a finire agli arresti domiciliari insieme ad altre 38 persone - tra le quali la sorella della nota attrice Ornella Muti, Claudia Rivelli - per aver venduto in rete droga dello stupro ed eroina sintetica.

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Quotidiano Di Puglia