Momenti di grande suggestione cui i fedeli leccesi non hanno rinunciato nemmeno quest'anno, tuffandosi nella bellezza e nella tradizione. La città ha tenuto aperto tre...
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In tanti hanno partecipato alla messa del Giovedì Santo che segna la morte di Gesù in attesa della Risurrezione nel giorno di Pasqua. Nonostante il freddo i fedeli si sono riversati per le strade della città, come da tradizione, per far visita alle chiese: fiori, candele, drappi e tanto pathos hanno accompagnato la notte del giovedì santo che ha lasciato spazio all’adorazione e alla preghiera dei fedeli.
A lasciare aperte le porte: il Duomo, la basilica di Santa Croce e la chiesa di San Matteo che come ogni anno regala tanta suggestione nell’allestimento del Sepolcro. Fiori bianchi e rossi per il Sepolcro del Duomo della città. Suggestivo anche il Sepolcro di Santa Croce. È il secondo anno consecutivo che il vescovo della città, Monsignor Domenico D’Ambrosio sceglie di lasciare aperte solo le sedi di parrocchia e non di consentire a tutte le chiese del centro di accogliere i fedeli per l’adorazione del Sepolcro. Una scelta dettata dalla volontà di richiamare alla fede autentica e non ad un effetto moda.
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Quotidiano Di Puglia