Legno e vetro, la cupola più alta: «La chiesa di San Vincenzo aperta nel 2022»

Legno e vetro, la cupola più alta: «La chiesa di San Vincenzo aperta nel 2022»
Chi canta, prega due volte, diceva Sant'Agostino. E la cantoria, quel luogo da cui è più facile che gli inni di lode arrivino a Dio, è quasi pronta: la...

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Chi canta, prega due volte, diceva Sant'Agostino. E la cantoria, quel luogo da cui è più facile che gli inni di lode arrivino a Dio, è quasi pronta: la chiesa di San Vincenzo de' Paoli, a Lecce, gioiello di architettura moderna nel cuore della periferia leccese, si staglia ora più maestosa che mai.


I lavori procedono spediti, nonostante la pandemia, e proprio in queste settimane la struttura architettonica della chiesa ha raggiunto una sua identità concreta: la ditta Marullo costruzioni sta portando a compimento le strutture murarie. Per la gioia di tutta la comunità del rione Casermette: il loro luogo di culto, che sta nascendo in piazza don Ugo Borgia, accanto al centro diurno polivalente per disabili e al parco Lavinia, ha finalmente preso corpo. Un corpo fatto di altissime arcate in legno e vetro, protese a lambire il cielo azzurro e a richiamare fedeli dal resto della città: la struttura è talmente imponente, da poter essere vista in linea d'aria a distanza di chilometri. Sì, perché se il soffitto della nuova chiesa raggiunge i 28 metri, sovrastato dalla cupola in vetro, il campanile si protende fino a 44 metri. A breve, si partirà con l'installazione delle vetrate che daranno luce alle volte lignee e che saranno realizzate dalla ditta Progetto Arte Poli. La provenienza delle materie prime in legno, poi, è addirittura finlandese, tramite la ditta Albertani.


«Sarà una chiesa-strumento musicale, in cui il popolo si riunirà per cantare le lodi al Signore commenta l'architetto Angelo Molfetta, professionista di fama internazionale, che ha all'attivo, tra gli altri, il progetto dei nuovi ingressi nei Musei Vaticani . Da qui la scelta di impiegare il legno. Il linguaggio che abbiamo usato parla di un'architettura che anticipa il grande tempo sulla terra, ispirandosi alla visione di San Pio da Pietrelcina». Non a caso, la parrocchia reca il nome di entrambi i santi, Pio e Vincenzo.
La data dell'inaugurazione si avvicina: il 12 settembre 2022, la voce tenorile di Albano Carrisi darà il la ai canti di giubilo con l'Ave Maria, in onore della Beata Vergine Maria, madre della Chiesa cattolica. Alla cerimonia presieduta dall'arcivescovo di Lecce, Michele Seccia, prenderanno parte anche il cardinale leccese Salvatore De Giorgi, arcivescovo emerito di Palermo, e il cardinale Desirèe Tzaramasana, arcivescovo di Antananarivo, capitale del Madagascar.


Il cantiere insiste su una superficie di 20mila metri quadrati, di cui 14mila destinati ad attività sportive: è prevista la creazione di un campo da calcio regolamentare e di una tensostruttura in cui disputare partite di calcio a 5, pallavolo e pallacanestro. Gli impianti saranno talmente belli e funzionali, che la parrocchia ha avviato un progetto con Unisalento affinché possano fruirne anche gli studenti universitari. E poi sarà costruito un sentiero, in cui correre immersi nella natura e a riparo dalle automobili. Tutto intorno si estenderanno 10mila metri quadrati di prato all'inglese.


All'interno della parrocchia, inoltre, sorgeranno una baby room, ovvero un fasciatoio in cui poter lasciare in custodia i propri figli durante le celebrazioni liturgiche, 20 stanze per incontri di catechesi, il salone parrocchiale e perfino una casa famiglia da 5 posti per sacerdoti soli, anziani e ammalati». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia