Mentre in Puglia è già scattato il triage telefonico nelle strutture sanitarie in modo da contenere il contagio del coronavirus, le iniziative singole si...
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Medico avrebbe ririfiutato di visitare bimbo di 4 anni
La psicosi da coronavirus colpisce la guardia medica a Cutrofiano. Un medico ieri avrebbe infatti rifiutato la visita ad un bambino di 4 anni con tosse e senza febbre per paura che fosse un caso di coronavirus. Il dottore avrebbe detto al papà: «Non posso visitare il bambino perché se viene un 90enne rischia di infettarsi». Stando al racconto il medico avrebbe rifiutato anche la visita domiciliare consigliando di chiamare il 118 per il trasporto con ambulanza dedicata al trasporto dei casi sospetto di coronavirus. Il papà ha intenzione di denunciare il tutto. Il caso è segnalato da Dario Cagnazzo, della Uil Fpl di Lecce.
Cartelli e tensioni in tribunale, a Lecce
A Lecce, la situazione del tribunale è particolarmente delicata e dopo la decisione dei giorni scorsi di tenere le udienze a porte chiuse oggi è comparso un cartello che invita chi arriva dalle zone di contagio a segnalare la cosa.
Una precauzione tutt'altro che di massima, visto che solo ieri un giudice aveva intimato al sostituto procuratore in aula, in arrivo da Torricella, di indossare il mascherino durante l'udienza. E al rifiuto di quest'ultimo, che era era sprovvisto dell'occorrente, la giudice gli ha impedito di avvicinarsi.
Sempre oggi l'ordine degli avvocati aveva intanto richiesto la sanificazione delle aule del tribunale di Lecce per contenere il contagio del virus. In un documento si chiedeva anche lo stop alla celebrazione delle udienze a porte chiuse, deciso nei giorni scorsi, in quanto non sarebbe a loro dire una misura sufficiente a evitare assembramenti.
Coronavirus, dagli studi medici alle aule: «Evitate gli affollamenti»
Chiude lo storico ristorante cinese. Caduto nel nulla l'appello di sindaco e consiglieri
Non ce l'ha fatta a rimanere aperto il ristorante cinese "Shangai" che si trova a Porta Napoli. Dopo settimane di clientela ridotta all'osso, questa mattina i titolari dello storico esercizio commerciale, tra i pochi gestiti da cinesi ancora aperti, hanno abbassato le saracinesche avvisando che resteranno chiusi fino al mese di aprile. A nulla è valso l'appello che sindaco e giunta e consiglieri avevano fatto nelle scorse settimane, postando un selfie in cui tutti insieme cenavano nel locale e invitavano i salentini a non abbandonare la comunità cinese in questo momento di difficoltà.
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Quotidiano Di Puglia