I pescatori di Gallipoli tornano in mare: il pesce donato alle famiglie in difficoltà

I pescatori di Gallipoli tornano in mare: il pesce donato alle famiglie in difficoltà
Una mano stringe l'altra, entrambe bisognose. Ma l'unione - si sa - fa la forza, soprattutto in momenti di difficoltà come questo, con l'economia...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Una mano stringe l'altra, entrambe bisognose. Ma l'unione - si sa - fa la forza, soprattutto in momenti di difficoltà come questo, con l'economia “congelata” dal coronavirus e tantissimi lavoratori con le tasche vuote e un futuro incerto davanti. Per questo i pescatori di Gallipoli, nel Salento, hanno scelto di donare il pesce alle famiglie in difficoltà.


Oltre venti cassette di pesce sono arrivate ai nuclei familiari che, più di altri, soffrono le restrizioni da pandemia. «Ho sempre avuto un buon dialogo con i pescatori gallipolini, monitorando bisogni, esigenze e difficoltà ed oggi non posso fare a meno di rendere noto quanto accaduto ieri. – commenta il consigliere comunale Cosimo Nazaro, presidente della Commissione Ambiente. – Il tutto si può tradurre con una sola frase: i gallipolini hanno un cuore grande. Questa storia mi commuove e non poco, perché tra le mille difficoltà, è proprio in queste situazioni che si vede il vero valore delle persone. Ieri mattina sono tornati al lavoro i pescatori di Gallipoli. Immaginate, la difficoltà di questa categoria, immaginate i pescatori per venti giorni senza il loro mare. Una mancanza che si traduce anche come una privazione sotto l’aspetto economico, per tutte quelle famiglie che vivono grazie alla generosità del mare».

«Nonostante tutto, nonostante quella voglia e quel desiderio di tornare a lavorare e portare il pane a casa, ha vinto la solidarietà. Sono state infatti donate - prosegue - oltre venti casse di pesce, da parte dei pescatori e consegnate all’Associazione Paolo Pinto e distribuite alle famiglie bisognose. Quel pesce in più sarebbe servito a rimettere qualche moneta in più in tasca, dopo un periodo di magra, ma credo di non aver bisogno di aggiungere altro: i gesti valgono tanto e più di mille parole. Sono commosso e orgoglioso di essere cittadino di Gallipoli». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia