L'incitamento arriva da dietro le sbarre: «Uniti ce la faremo»

Il lenzuolo appeso ad una delle finestre della sezione femminile del carcere di Borgo San Nicola di Lecce
Lanciano messaggi da dietro le sbarre per dare un contributo al contenimento della diffusione del contagio da coronavirus, i detenuti del carcere di Borgo San Nicola, a...

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Lanciano messaggi da dietro le sbarre per dare un contributo al contenimento della diffusione del contagio da coronavirus, i detenuti del carcere di Borgo San Nicola, a Lecce. 


Su una finestra della sezione femminile è stato esposto un lenzuolo corredato da scritte e disegni che conclude con l'hashtag #uniticelafaremo. E quel messaggio comunica che le detenute non si sentano sole e di questo ringraziano la direttrice Rita Russo, il comandante Riccardo Secci e tutta la polizia penitenziaria.

Un altro striscione è stato esposto dai detenuti del reparto C1, sezione 3: «Noi non scioperiamo, ma voi restate a casa. Andrà tutto bene».  Il riferimento è a quel gruppo di detenuti comuni che la scorsa settimana non ha ritirato il vitto per un giorno. Una protesta pacifica rientrata anche grazie all'azione di mediazione che ha fatto prevalere il senso di responsabilità ed il senso civico nel prendere atto delle limitazioni che sono state imposte per prevenire la diffusione del virus: stop ai colloqui in carcere con i familiari, sostituiti dalle video chiamate. Stop all'ingresso dei pacchi con abbigliamento ed alimenti e stop ai permessi lavoro.Altrove sono scoppiate rivolte violente, a Lecce è prevalso il senso di responsabilità. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia