Copertino, rubate le ostie dalla cappella Spunta l’ombra di riti satanici

Copertino, rubate le ostie dalla cappella Spunta l’ombra di riti satanici
COPERTINO - Un’azione sacrilega che lascia spazio a perplessità e interrogativi, a Copertino, dove nelle scorse ore qualcuno ha forzato il tabernacolo della cappella...

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COPERTINO - Un’azione sacrilega che lascia spazio a perplessità e interrogativi, a Copertino, dove nelle scorse ore qualcuno ha forzato il tabernacolo della cappella dell’ospedale portando via una pisside piena di ostie consacrate. Nella teca c’erano un centinaio di particole. Ma chi ha compiuto il gesto non ha toccato le offerte e nemmeno gli arredi sacri.

Ecco perché dietro il furto compiuto domenica pomeriggio nella chiesetta del nosocomio non si esclude che vi sia il movente satanista. A sospettarlo sono in tanti, a partire dal cappellano, padre Graziano Lorusso. «È stata un’azione mirata al Santissimo. Sono andati dritti al tabernacolo. La pisside - afferma il frate - non aveva peraltro alcun valore economico. Non volevano gli oggetti, ma le ostie consacrate. Accanto c’era la cassetta delle offerte che non è stata toccata. L’aspetto economico non c’entra nulla, non hanno agito per questo. Altrimenti, anziché manomettere il tabernacolo, sarebbe bastato aprire gli armadi per prendere calici, patene e oggetti liturgici. Oppure entrare nello studio o nella sacrestia, come è successo in passato. Invece, non hanno toccato niente: hanno preso di mira solo il tabernacolo che era come sempre chiuso a chiave». Il furto risale al pomeriggio dell’altro ieri. Oltre alla pisside piena di particole è stata trafugata una piccola teca che si trovava sempre nella stessa nicchia sacra e che era utilizzata dal frate per portare la comunioni nei reparti. Chi è entrato in azione ha utilizzato un seghetto con cui ha tagliato e scardinato la serratura del tabernacolo. Insomma, la prova del nove che l’obiettivo fosse proprio quello. «Sapevano bene che il pomeriggio della domenica è facile accedere alla cappella senza essere visti. Probabilmente è gente che era appostata da giorni. E peraltro è molto più facile compiere una cosa del genere in una cappella dell’ospedale, che in una parrocchia», evidenzia padre Lorusso. Del furto è stato subito informato il vescovo Fernando Filograna e che questa profanazione possa avere a che fare con scopi riconducibili al satanismo è un’ipotesi più che concreta. «Il sospetto è forte. Purtroppo questa è una zona - rammenta il cappellano - in cui si sono registrati episodi di riti satanici. Avevano offerte e oggetti di valore a portata di mano, molto più semplici da rubare, ma hanno portato via solo le particole». Più che un furto, un’azione blasfema. Qualcosa che potrebbe non aver nulla a che vedere quindi con altri furti (di una lettiga o di un eco-endoscopio, per esempio) registrati negli ultimi mesi nello stesso ospedale. Tuttavia, non mancano alcuni strani precedenti, come quello dello scorso ottobre, quando ignoti realizzarono delle scritte anticlericali sulla porta della sacrestia della stessa cappella. Episodi che hanno interessato più volte i luoghi di culto di Copertino. Indagano i carabinieri di Copertino. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia