Il progetto dell’impianto di biometano e compost da realizzare nella zona industriale tra Lecce e Surbo, secondo la società romana MetApulia che lo ha presentato in...
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L’iter procedurale per richiedere le autorizzazioni necessarie è in corso dal mese scorso. Intanto, la società è intenzionata e disponibile ad avviare un percorso di dialogo con il territorio, anche attraverso assemblee e incontri con le comunità dei comuni coinvolti, al fine di approfondire e chiarire il più possibile gli aspetti del progetto. «Nei giorni scorsi è entrato nel vivo il processo autorizzativo che consentirà alla Puglia e al Salento di dotarsi di un impianto a partire da un’analisi puntuale dei bisogni del territorio, che da decenni si misura con un deficit impiantistico, gestionale e ambientale nel comparto dei rifiuti. E crediamo che questa situazione non sia più accettabile. Per noi non esiste un materiale rifiuto – commenta Seracca Guerrieri – e il nostro progetto rappresenta un’occasione per la nostra Regione, a cui siamo legati non solo da ragioni di appartenenza anagrafica ed affettiva, ma anche da un bagaglio di esperienze professionali che ci ha portato ad operare da anni in questo contesto».
Secondo Seracca Guerrieri la realizzazione dell’impianto comporterà una serie di vantaggi per le popolazioni. Sia perché, trattando il rifiuto come risorsa, l’obiettivo è quello di portare zero rifiuti in discarica: la frazione organica dei rifiuti solidi urbani, selezionati opportunamente durante la raccolta differenziata, verrà processata e trasformata in un gas pulito, qual è il biometano che, dopo le opportune verifiche, verrà immesso in rete e usato per il riscaldamento delle utenze domestiche, per la produzione di elettricità e per l’autotrazione. Mentre il compost, cioè la materia organica residua dopo la fermentazione dei rifiuti nei digestori, uscirà priva di batteri, senza odori o fermentazione, e potrà essere utilizzato dai coltivatori locali. Biometano e compost, attraverso il processo di digestione anaerobica, che si svolge attraverso l’assenza di ossigeno e senza combustione, secondo quanto sostiene la società, saranno di qualità superiore. E per quanto riguarda l’impatto ambientale, sul territorio il trasporto del materiale avverrà lungo le strade extraurbane e sarà limitato all’utilizzo di 5 camion. Mentre i rifiuti prodotti e differenziati in Puglia grazie all’impianto MetApulia, secondo quanto riportato in una nota della società, saranno trattati in Regione, eliminando i costi ambientali ed economici dello smaltimento in discarica e favorendo l’abbattimento del carico fiscale legato alla tassa sui rifiuti. Durante la realizzazione dell’impianto verranno coinvolte le aziende locali, e la società stipulerà convenzioni con i comuni di Lecce e Surbo, in cui risiederà l’impianto, che impiegherà stabilmente 15 persone. «Garantiti saranno il rispetto della salute pubblica, grazie anche alla natura stessa dell’impianto privo di emissioni nocive».
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Quotidiano Di Puglia