Comunali, alle “urne” anche 7.373 stranieri: seggi e voti simbolici per chi non ha diritti

Comunali, alle “urne” anche 7.373 stranieri: seggi e voti simbolici per chi non ha diritti
Vivono, amano, comprano, passeggiano, discutono e abitano a Lecce. In qualche caso, conoscono il dialetto meglio degli “autoctoni” o non ha mai messo piede in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Vivono, amano, comprano, passeggiano, discutono e abitano a Lecce. In qualche caso, conoscono il dialetto meglio degli “autoctoni” o non ha mai messo piede in Senegal, Nigeria, Mali o in Iraq o in India. E' nato qui e qui vive e vorrebbe votare. Diritto, questo, che l'Italia del 2019 continua a negare alle migliaia di cittadini migranti e stabilmente residenti nel nostro Paese e ai loro figli, in virtù di uno ius sanguinis - il diritto di cittadinanza acquisito, cioè, dai propri genitori - ritenuto superato nella stragrande maggioranza dei Paesi del mondo occidentale. 


Per questo, per protestare contro la politica che - dal Pd alla Lega passando per i Cinque Stelle - non ha voluto modificare la legge e negherà le urne, il prossimo 26 di maggio, a ben 7.373 cittadini stranieri residenti a Lecce, la Cgil e l'Arci allestiranno dei veri e propri seggi, aperti dalle 10 alle 18 di quella domenica, nello SpazioDiritti del sindacato, in via delle Anime 26/B e alla Nuova Ferramenta Arci di via Pappacoda 23.

«Una battaglia di civiltà - spiegano Cgil e Arci - che abbiamo voluto abbracciare, aderendo al movimento europeo per la promozione della partecipazione politica attraverso il diritto di voto. Raccoglieremo le simboliche preferenze nei seggi elettorali, con le stesse modalità e procedure delle elezioni ufficiali e poi consegneremo i risultati ai rappresentanti politici». E chissà quale peso e quale direzione, queste migliaia di voti “orfani” di diritto, avrebbero potuto imprimere alle elezioni del sindaco e dei consiglieri comunali di una città che, piaccia o no, è cosmopolita da anni.   Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia