Operazione “Coltura”, la Cassazione conferma il verdetto d'Appello: «Sì all'associazione mafiosa»

Operazione “Coltura”, la Cassazione conferma il verdetto d'Appello: «Sì all'associazione mafiosa»
Verdetto d'appello confermato, eccezion fatta per alcuni ricorsi presentati dagli imputati relativamente alle aggravanti. La Corte di Cassazione ha dunque messo il sigillo...

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Verdetto d'appello confermato, eccezion fatta per alcuni ricorsi presentati dagli imputati relativamente alle aggravanti. La Corte di Cassazione ha dunque messo il sigillo alle risultanze del processo seguito all'operazione "Coltura" condotta dai carabinieri del Ros e del Nucleo Investigativo nel 2017, quando a Parabita venne assestato un duro colpo al clan Giannelli. Le accuse più gravi hanno retto anche alla prova del terzo grado di giudizio: è rimasta in piedi, infatti, quella di associazione mafiosa per Marco Giannelli, ritenuto a capo del clan e condannato sia in primo che in secondo grado a vent'anni di carcere. I giudici di Cassazione hanno deciso invece di annullare senza rinvio quella parte della sentenza relativa all'"ingente quantità" per il reato di traffico di sostanze stupefacenti - una delle aggravanti riconosciute in primo e secondo grado - e hanno disposto un nuovo processo dinanzi alla Corte d’appello di Lecce per un episodio estorsivo ai danni di un imprenditore.


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La stessa decisione sull'aggravante dell'"ingente quantità" è stata presa nei confronti di Vincenzo Costa, 56enne di Matino, (condannato a 14 anni); di Besar Kurtalija, 33, di Parabita (16 anni); di Matteo Toma, 41, di Parabita (11 anni); Mauro Ungaro, 37, di Taurisano (10 anni e dieci mesi); Fernando Mercuri, 57, di Parabita (12 anni); Orazio Mercuri, 50, di Parabita (14 anni); Giovanni Picciolo, 38, di Collepasso (11 anni). In questi ultimi tre casi, gli ermellini hanno accolto anche il ricorso relativo all'aggravante di aver agito con modalità mafiose: se ne discuterà in un nuovo processo davanti alla Corte d'Appello. 

La Corte ha infine rideterminato le pene relative alle sanzioni: da 3 anni e dieci mesi a 2 anni e 11 mesi, più 13mila euro di multa per Antonio Fattizzo, 42, di Parabita e da 3 anni e quattro mesi a 2 anni e 8 mesi, più 12mila euro di multa per Antonio Luigi Fattizzo, 24, di Parabita. Per entrambi è quindi venuta meno l’interdizione temporanea dai pubblici uffici.


Il collegio difensivo era composto dagli avvocati Laura Minosi, Carlo Martina, Luca Laterza, David Alemanno, Marico Coppola, Vincenzo Blandolino, Biagio Palamà, Gabriella Mastrolia, Francesco Fasano e Pietro Ripa. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia