Fare buone pratiche agricole ed eradicare le piante infette e morte. Per Italia Olivicola sono le uniche soluzioni disponibili, in questo momento, per provare a fermare il...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Coldiretti, intanto, aggiorna gli impietosi numeri del contagio «avanzato inesorabilmente verso Nord a una velocità di più 2 chilometri al mese provocando, con 21 milioni di piante infette, una strage di ulivi lasciando un panorama spettrale con perdite di tempo, annunci, promesse e inutili rimpalli di responsabilità». Dall'autunno 2013, data in cui è stata accertata, «la malattia - sottolinea Coldiretti - si è estesa senza che venisse applicata una strategia efficace per fermare il contagio e gli effetti disastrosi sull'ambiente, l'economia e sull'occupazione». Il conto dei danni causati dalla Xylella in Italia è salito, secondo la Coldiretti che ora auspica un deciso cambio di passo, a 1,2 miliardi di euro.
Lamenta «ritardi e rimpalli di responsabilità ma anche gravissime carenze sotto il profilo dell'informazione» il presidente di Unaprol, Consorzio olivicolo italiano, David Granieri. «Sarebbero servite, infatti, campagne mirate per sensibilizzare gli olivicoltori e spiegare per tempo gli opportuni accorgimenti da adottare», spiega. Percorsi virtuosi che vedono Unaprol da sempre impegnata anche con l'innovativo sistema Olivo.net, progettato in collaborazione con Horta S.r.l, che consente il monitoraggio in tempo reale dell'oliveto e dà informazioni utili all'imprenditore agricolo. «Ora è necessario fermare il contagio, lavorare - conclude - per sviluppare adeguati sistemi di convivenza con il batterio, come gli innesti con varietà resistenti, e puntare con decisione su ricerca e sperimentazioni, per salvare il paesaggio e far ripartire la produzione».
«Ha ragione l'Efsa, non bisogna abbassare la guardia e serve un impegno straordinario di tutti per arginare questo male endemico che ha già pesantemente compromesso l'olivicoltura pugliese», specifica invece Pantaleo Greco, presidente della Federazione nazionale Olivicola di Confagricoltura. «Le zone cuscinetto vanno ampliate e non ridotte e le eradicazioni vanno praticate entro al massimo 30 giorni dalla scoperta dell'albero infetto. Altrettanto indispensabile è la ricerca scientifica - sottolinea Greco -. In quest'ottica sono state importanti le indagini condotte dal Cnr, che ha scientificamente provato la relazione tra il ceppo di Xylella del Salento ed il disseccamento degli ulivi e testato le due cultivar tolleranti sino ad ora rintracciate; da segnalare pure gli studi condotti in Salento da Aprol.
Rocco Palese di Forza Italia parla di «ennesimo allarme dell'Europa sulla Xylella» puntando l'indice contro l'opposizione e il presidente della Regione Puglia che «dovrebbero pretendere l'immediata approvazione della Legge speciale e la nomina di un commissario straordinario con poteri straordinari che imponga d'urgenza l'applicazione delle misure imposte dall'Europa in modo tale da consentire all'Europa stessa di finanziare un piano industriale che da tempo si è detta disposta a finanziare». Il deputato pugliese Giuseppe L'Abbate, componente M5S della Commissione Agricoltura della Camera invita infine «a diffidare da chi vuol propinare una cura perché molto probabilmente ha altri interessi. Alla luce della pubblicazione dell'Efsa - dice - diviene fondamentale ribadire a tutti gli agricoltori e i proprietari di alberi di ulivo di non farsi ingannare da santoni, shampisti o sedicenti taumaturghi». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia