Trasformazione dell'amianto, spunta il progetto nel Salento. Ed è protesta

Trasformazione dell'amianto, spunta il progetto nel Salento. Ed è protesta
CAVALLINO - Un impianto di trasformazione del cemento-amianto in idropittura, concimi e metalli, utilizzando siero esausto di latte. È il progetto della Project Resource...

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CAVALLINO - Un impianto di trasformazione del cemento-amianto in idropittura, concimi e metalli, utilizzando siero esausto di latte. È il progetto della Project Resource Asbestos srl a Cavallino, comune alle porte di Lecce.

E nei giorni scorsi il ministero dell’Ambiente ha avviato la procedura per la verifica dell’assoggettabilità a Valutazione di impatto ambientale del progetto in questione. L’iter è partito dunque. Ma si levano già le prime voci di protesta. A fare le barricate sono Futuro e Democrazia e il Partito democratico: «Come se non fosse sufficiente - si legge in una nota - il danno ambientale procurato in meno di vent'anni da due discariche ed un impianto di biostabilizzazione e come se non bastasse il progetto preliminare del nuovo megaimpianto di compostaggio approvato dalla maggioranza in consiglio comunale».

La criticità di questo progetto, spiegano i suoi detrattori sta nel fatto che, «come si legge nel brevetto, nei diversi esperimenti eseguiti l'amianto non è scomparso al termine dei complessi trattamenti, bensì si è solo ridotto dalla concentrazione del 12% a quella del 2% e non si comprende come venga trattato l'amianto residuo e se possa entrare nella composizione dei sottoprodotti/rifiuti speciali». «Quello che preoccupa seriamente e ci mette in allarme - continuano i due gruppi consiliari - è che non si comprende il bilancio emissivo e come verrà evitata la liberazione di fibre di amianto nell'ambiente, data la sua facile volatilità durante la movimentazione, il trasporto, il momentaneo inevitabile stoccaggio, durante il pre-trattamento e nel corso del trattamento. Noi diciamo no - concludono - all'ennesima, dopo quella non riuscita della centrale a biomasse, iniziativa che mette a repentaglio la sicurezza dell'ambiente e la salute dei cittadini. Bisogna avere a cuore il futuro di quelle giovani generazioni che non possono ereditare, una situazione ambientale già devastata che, con questo progetto di impianto potrebbe diventare addirittura agonizzante». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia