OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
«Esprimiamo contrarietà alla realizzazione dell’opera che desta preoccupazione per gli impatti paesaggistici e sull’economia del territorio». Arriva il primo “no” dal Consiglio comunale di Castro alla proposta del parco eolico Odra Energia composto da 90 pale alte 250 metri sul tratto di mare tra Castro e Otranto. Unanime è stato ieri sera l’intendimento contrario dell’assise cittadina all’installazione di torri eoliche sullo skyline della città rivierasca.
La posizione dell'amministrazione comunale
Una prima netta presa di posizione istituzionale, dunque, che va ad affiancarsi a quella altrettanto perplessa emersa dall’assemblea pubblica convocata a fine ottobre nel castello aragonese dall’amministrazione comunale, alla presenza di cittadini, associazioni e altri esponenti istituzionali del territorio e della provincia.
La deliberazione del Consiglio di Castro arriva nelle stesse ore in cui le aziende proponenti, la Falck Renewables e la BlueFloat Energy, unite in società per il progetto eolico, hanno rinnovato la disponibilità al confronto con le istituzioni e le comunità locali.
Ad alternarsi durante l’incontro di ieri a Castro sono stati il sindaco Luigi Fersini, il vicesindaco Alberto Antonio Capraro e i consiglieri comunali Alfonso Capraro (capogruppo di maggioranza) e Fernando Schifano (capogruppo di minoranza).
Tutti hanno manifestato rimostranze nei confronti del progetto e hanno condiviso un documento di contrarietà che sarà inviato nelle prossime ore, tra gli altri, ai sindaci dei paesi vicini, alla Regione, alla Provincia e al Ministero competente e ad altri enti.
«La decisione del Consiglio comunale segue quella della cittadinanza che abbiamo ascoltato nell’assemblea dell’altro giorno - ha spiegato il vicesindaco Capraro -.
La posizione dell'opposizione in Consiglio
Anche la minoranza attraverso il consigliere Schifano, ha dichiarato il proprio «no alle pale eoliche senza se e senza ma. Non accettiamo aperture più o meno timide e non accetteremo elemosine e contentini di altro tipo. Il mare è un bene troppo prezioso, non ci sono e non ci possono essere soluzioni alternative a questa. Troppo forti» sono gli effetti sul paesaggio delle torri eoliche collocate sul mare, di fronte alla costa che ospita il parco naturale terrestre Otranto-Leuca, come hanno affermato alcune associazioni. Con questo progetto si rischia di avere un impatto visivo dirompente».
Ma le aziende invitano al confronto
Le aziende proponenti, intanto hanno rilanciato l’invito al confronto. «Un progetto così importante per la transizione energetica si deve realizzare in armonia con le traiettorie di sviluppo del territorio - scrivono le aziende in una nota -. Dopo accurati studi preliminari, ogni elemento distintivo e ogni impatto reale del parco eolico marino è stato approfondito e da questa conoscenza è necessario avviare il confronto, perché esso sia fondato e costruttivo, insieme alle amministrazioni locali, anche partecipando ad audizioni nei Consigli comunali, incontri in assemblee pubbliche, e a ogni altra modalità che i territori vorranno suggerire per il migliore avvio del confronto. Questo vale anche per l’impatto visivo del parco che, dalle analisi effettuate e considerando fattori naturali (quali la distanza dalla costa e la curvatura terrestre), sarà molto basso con un’altezza percepita delle pale dalla costa pari a 1,5-2 centimetri, e distanza tra esse molto elevata, che ne ridurrà ulteriormente la visibilità».
Detto questo le società fanno sapere che «il parco eolico marino Odra Energia sta per affrontare la consultazione preliminare (pur non essendo obbligatoria), con l’obiettivo di finalizzare al meglio i contenuti dello studio di impatto ambientale necessario per la procedura di Valutazione impatto ambientale».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo suQuotidiano Di Puglia