Fondi a rischio e l'associazione che riunisce tutte le principali manifestazioni del Carnevale lancia la sua protesta. Perché mancano ormai pochi giorni...
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La denuncia arriva dall’Associazione Carnevalia, che raggruppa i maggiori Carnevali italiani, di cui si fa portavoce Maria Lina Marcucci nella sua veste di presidente dell’Associazione, oltre che presidente del Carnevale di Viareggio. Dell'associazione fanno parte anche grandi Carnevali di Puglia, come quello di Putignano.
A più di 12 mesi dalla scadenza dei termini per la presentazione delle domande (7 dicembre 2015), il Dipartimento Turismo ha reso noto solo l’elenco dei Carnevali ammessi al finanziamento nell’ambito del Bando MIBACT per la concessione dei contribuiti per la promozione dei Carnevali storici, ma ad oggi non si conosce l’entità dei contributi. "Eppure il Carnevale è un settore dell’industria culturale e turistica italiana che contribuisce in maniera significativa all’economia del nostro Paese sia in termini di fatturato che in termini occupazionali – prosegue Maria Lina Marcucci -. E se da un lato plaudiamo all’iniziativa del Governo per aver previsto, la prima volta nel 2015, un finanziamento finalizzato alla valorizzazione dei Carnevali storici, dall’altro non possiamo trattenerci dal manifestare l’assoluto malcontento nel constatare che ad oggi, trascorsi oltre dodici mesi dalla scadenza del Bando che - ripetiamo - era finalizzato al finanziamento dell’edizione 2016, ancora non si conosca l’entità del finanziamento assegnato ai progetti presentati e quindi ai singoli Carnevali". Così come non ci è dato di sapere se il finanziamento è da considerarsi una tantum o fa parte di un progetto di lungo termine, come era stato annunciato, finalizzato alla valorizzazione delle tradizioni culturali dei Carnevali".
L’associazione Carnevalia, che raggruppa ad oggi i Carnevali di Venezia, Viareggio, Fano, Putignano, Cento, Santhià, Ivrea, Treviso, Borgosesia, Acireale, Sciacca, Manfredonia, Foiano della Chiana, San Giovanni Valdarno, Gambettola, Avola, Cantù, Castelnuovo di Sotto, associazione nata con l’intento di realizzare una rete di collaborazioni tra gli organizzatori dei Carnevali italiani, per tutelare e salvaguardare il patrimonio culturale legato ai Carnevali italiani attraverso un tavolo permanente di confronto tra gli organizzatori teso a sostenere lo sviluppo e una maggiore promozione all’estero degli eventi carnevaleschi italiani - "vuole soprattutto essere un appello affinché il Carnevale entri a far parte, a pieno titolo, dei settori destinatari di finanziamenti da parte dello Stato. Ci auguriamo - conclude la presidente - che il Governo voglia presto riconoscere le specificità delle nostre attività".
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Quotidiano Di Puglia