Cani e gatti uccisi: è caccia al misterioso assassino

Cani e gatti uccisi: è caccia al misterioso assassino
Uccisi col veleno. Niente di più abusato e atroce. Le vittime sono cani, randagi e non, attirati in trappola probabilmente da cibo all’apparenza gustoso, che poi si...

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Uccisi col veleno. Niente di più abusato e atroce. Le vittime sono cani, randagi e non, attirati in trappola probabilmente da cibo all’apparenza gustoso, che poi si rivela letale.

L’allarme viene da Leverano, dove un gruppo di cittadini promette battaglia contro l’autore o gli autori di quella che sembra essere una strage, facendo il conto di una serie di episodi registrati in paese da qualche settimana a questa parte. L’ultimo, in ordine di tempo, pochi giorni fa, nei pressi di via Benedetto Croce.

È lì che un cittadino ha rinvenuto Max, il suo amico a quattro zampe, un cagnone di poco più di due anni, privo di vita, ucciso da una potente dose di veleno dopo terribili sofferenza fisiche. Eppure quel cane era pacifico e giocherellone, conosciuto dagli abitanti della zona, il che rende ancora più assurdo e inspiegabile il gesto di chi, pare evidente, nutre avversione nuda e cruda nei confronti degli animali. Punto. E li ammazza.

Il proprietario di Max ha dato sfogo al suo dolore e all’incredulità, sulle pagine di un social network, e al di là delle numerose manifestazioni di indignazione e solidarietà, altrettante denunce di casi analoghi sono piovute in tempo reale, squarciando il velo su un problema ben più radicato ed esteso oltre il singolo episodio.

Un’altra leveranese ha raccontato che la sua cagnolina è stata rinvenuta morta, anche in questo caso per assunzione di veleno, poco meno di un mese fa, e nello stesso periodo stesa sorte era toccata ad un altro cucciolo peloso nella stessa zona in cui è stato ucciso Max. Interi rioni, come denuncia un’altra cittadina, sono interessati dall’inquietante fenomeno, in alcuni casi reso noto a vigili urbani e forze dell’ordine.


Qualcuno spera nell’aiuto delle telecamere per dare un volto e un nome a chi si nasconde dietro tanta follia e si dice pronto a farsi giustizia da sé, i più esortano a denunciare alle autorità competenti e a dotarsi di occhi indiscreti come quelli della videosorveglianza. L’ultimo invito in ordine di tempo è partito ieri da un cittadino che ha rinvenuto due gattini appena nati, chiusi in una busta di plastica. Uno non ce l’ha fatta, è morto asfissiato. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia