"MaBasta", lezione "anti-bullismo" alla scuola media

"MaBasta", lezione "anti-bullismo" alla scuola media
Una lezione "speciale" per dire "no" al bullismo in ogni sua forma. Un messaggio chiaro e preciso lanciato dagli studenti ad altri studenti, perché...

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Una lezione "speciale" per dire "no" al bullismo in ogni sua forma. Un messaggio chiaro e preciso lanciato dagli studenti ad altri studenti, perché cresca con la collaborazione fra coetanei la battaglia contro ogni tentativo di prevaricazione, contro i comportamenti violenti dentro e fuori dalle aule scolastiche.

E' stata una mattinata diversa quella di oggi per gli studenti delle prime e seconde classi della scuola media di Campi Salentina, guidata dalla dirigente scolastica Anna Maria Monti, che hanno ospitato quattro colleghi - di poco più grandi - dell'istituto Costa Galilei di Lecce accompagnati dal loro docente di Informatica, il professor Daniele Manni. Una rappresentanza della classe che lo scorso gennaio si è "inventata" la campagna "MaBasta" contro il bullismo, con un sito web e una pagina facebook, dando vita a un'iniziativa diventata rapidamente un "caso" nazionale.

«L’idea di "MaBasta" ci è venuta quando abbiamo parlato in classe del caso della ragazza di Pordenone che ha tentato di farla finita perché non ce la faceva più a sopportare le azioni di bullismo da parte dei compagni - hanno spiegato i ragazzi dell'istituto leccese agli studenti di Campi - ci siamo chiesti cosa potessimo fare di concreto per almeno tentare di frenare questo bruttissimo fenomeno e ci è venuto in mente di creare una specie di associazione di giovani e giovanissimi che, come noi, vogliono fermare il bullismo, per dimostrare alle bulle e ai bulli che quelli contrari sono molto più numerosi».

Di qui l'invito anche ai ragazzi e alle ragazze di Campi di farsi promotori e protagonisti nella loro scuola della medesima iniziativa, di dar vita a "bulliziotti" e "bulliziotte" di classe e di istituto per prevenire e contrastare ogni forma di bullismo, piccola o grande che sia.
«Un'operazione che parte dal basso, da noi studenti, ma che cresce con la collaborazione di tutti, adulti, insegnanti, genitori», hanno concluso. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia