Una decisione drastica, che inevitabilmente avrà pesanti ripercussioni politiche, finendo anche con il condizionare l’organizzazione della prossima edizione della...
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«Il mio - ha detto Davide De Matteis - è un atto dovuto davanti al protrarsi di dissidi, malumori e un clima di insostenibile ostilità e scontro perenne verso la mia persona da parte del consiglio direttivo presieduto da Cosimo Durante. Una scelta difficile, dopo mesi di continue battaglie su temi importanti e linee guida gestionali e finanziarie imprescindibili per il futuro della Fondazione “Città del Libro”. Purtroppo ad oggi si evidenzia quanto ci si augurava di non rivedere più per la Fondazione, e cioè organizzazione amministrativa assente, mancanza di una gestione economica e finanziaria, progettualità a breve termine, mancata individuazione di una figura manageriale in grado di incentrare sui temi fondativi la prossima edizione della rassegna, contenimento dei costi e delle iniziative secondarie non rispettato, reperimento di risorse economiche e sponsor inconsistente, competenze nei settori chiave latitanti. Difficile, pertanto, lavorare in un simile contesto se a questo aggiungiamo che il processo decisionale partecipato all’interno del direttivo è anch’esso inesistente».
«A nulla è valso - ha concluso l’assessore De Matteis - sottolineare per mesi come questioni imprescindibili per un ente che vuole ripartire siano l’organizzazione, la programmazione economico-finanziaria, la valorizzazione di un comitato tecnico-scientifico a supporto della manifestazione, la collocazione di risorse con competenze e conoscenze specifiche nei settori cardine della rassegna. Alla luce di quanto esposto, è stato doveroso fare un passo indietro perché quanto di negativo evidenziato non appartiene alla mia visione di gestione e valorizzazione di un bene pubblico qual è per me e per la mia città la Fondazione Città del Libro».
Ulteriore elemento che, secondo molte voci, avrebbe spinto Davide De Matteis alle dimissioni, sarebbe stata la decisione del primo cittadino Egidio Zacheo di delegare l’assessore ai Lavori pubblici Angelo Sirsi a rappresentare il sindaco nelle riunioni del consiglio direttivo della Fondazione. Una scelta vista e soprattutto considerata dallo stesso De Matteis come una sorta di esautoramento della sua figura. Per completezza di cronaca, il sindaco Zacheo ha formalmente respinto le dimissioni. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia