Lucy accalappiata, finisce in canile Il paese in rivolta: parte una petizione

Lucy accalappiata, finisce in canile Il paese in rivolta: parte una petizione
A Calimera parte la petizione “Liberate Lucy”, rinchiusa nel canile di Castrì perché ritenuta pericolosa. ...

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A Calimera parte la petizione “Liberate Lucy”, rinchiusa nel canile di Castrì perché ritenuta pericolosa.

È di qualche giorno fa la storia triste di Lucy, un pastore belga, arrivata a Calimera lo scorso anno e subito presa in carico dall’associazione animalista “Noi come loro” di Pierluigi Scarpino. «È una cagna buona - racconta l’uomo -, socievolissima. Chiedete ai cittadini di Calimera che frequentano la piazza del paese e i suoi bar, che fanno i selfie con lei. Lasciamola dov’è, no? Basterà occuparsi dei trattamenti antiparassitari: al cibo e all’acqua provvederanno come sempre innumerevoli persone che hanno imparato a volerle bene. È vero che nei giorni scorsi diversi cani in piazza si stavano azzuffando e un bambino con l’intento di dividere gli animali è stato graffiato e fatto cadere, ma non è stata Lucy. Ecco perché abbiamo fatto partire la petizione “Liberate Lucy”, che già sta raccogliendo tante firme».
Resi noti i fatti, dopo l’incidente in piazza la sindaca di Calimera Francesca De Vito ha emesso un’ordinanza con la quale ha fatto accalappiare i cani, che sono così stati portati al canile di Castri.
Tutto il paese è in subbuglio per la sua scelta e forse nell’intento di calmare gli animi, la prima cittadina si sfoga direttamente sul suo profilo Facebook: «Leggo con dispiacere alcuni post di miei concittadini che probabilmente partendo dal presupposto che la loro sindaca non sia amante degli animali, condannano, anche con invettive, la scelta di ricoverare due cani presso il canile di Castrì. Su tale scelta sono state dette le cose più disparate compreso il fatto che uno dei cani sia stato ricoverato perché abbaiava. Posto che mi sembra alquanto scontato che un cane debba abbaiare e non parlare, è evidente che le ragioni che mi hanno portato a questa scelta sono altre. Uno dei due cani ha morso un bambino, per l’altro il comando della polizia municipale ha ricevuto la denuncia di aggressione da parte di un cittadino, il quale prima di recarsi dai vigili è salito in comune bianco e con le lacrime agli occhi per fare le sue giuste rimostranze. Nessuno ha intenzione di tenere i cani ricoverati più del necessario ed infatti con l’ausilio di alcune volontarie che ho già contattato e con le quali ci incontreremo la prossima settimana stiamo cercando di trovare soluzioni adeguate che tutelino innanzitutto il cane ma anche le persone che dei cani hanno paura. Farò sapere l’orario dell’incontro perché chiunque abbia voglia di dare concretamente il suo contributo lo possa fare».

Intanto la petizione sul sito change.org continua e raccoglie in poche ore più di 2800 firme per liberare Lucy, il cane buono dagli occhi tristi. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia