Per poter fare spazio alle opere edilizie, abusive, sono state messe le mani su ettari di bosco e macchia mediterranea. La vegetazione, tra piante e arbusti, che gode di una...
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Danneggiamento di bellezze naturali e abusi edilizi: questi i reati di cui dovrà rispondere. L'attenzione dei forestali, nel corso dei controlli effettuati nei giorni scorsi, si è focalizzata soprattutto su un'area della superficie di 10.360 metri quadri facente parte del grande appezzamento di terreno. Da quanto appurato, la zona in questione era ricoperta dalla vegetazione tipica della macchia mediterranea, che, per estensione e consistenza, era equiparata ad un bosco, pertanto vincolata dalla normativa paesaggistica. Le essenze arboree e gli arbusti che contraddistinguevano l'area, però, secondo quanto accertato, sono stati abbattuti ed estirpati.
Un'operazione di disboscamento seguita da quella di livellamento del terreno e finalizzata a lasciare lo spazio necessario alla realizzazione di diverse opere edilizie. Le operazioni in questione, infatti, hanno permesso la costruzione di un parcheggio per veicoli ed un deposito per strutture precarie, a cui si aggiungono la realizzazione di un manufatto e recinzioni in pietra. Sempre sulla stessa area, inoltre, sono stati realizzati anche degli spiazzi, per una superficie di circa 1400 metri quadri, e strade lineari per poter accedere alla zona, per una lunghezza di circa 90 metri lineari. Tutti lavori ed opere risultati totalmente abusivi, poiché effettuati nonostante l'assenza di autorizzazioni paesaggistiche, obbligatorie visto che la zona è plurivincolata, e di permesso di costruire.
Il proprietario del terreno, che possiede anche quello accanto su cui è presente la sua abitazione, è stato denunciato. I forestali hanno avviato tutte le indagini del caso per cercare di fare luce sulla vicenda. Cercheranno di capire il movente che ha spinto il presunto responsabile a voler realizzare queste opere. Il sospetto è che possa aver voluto porre le basi per creare una struttura ricettiva. Al momento, però, resta tutto nel campo delle ipotesi. Unico dato di fatto, nonché triste certezza, è che siano stati distrutti ettari di preziosa macchia mediterranea, la cui sopravvivenza è sempre più messa in pericolo dalla mano dell'uomo. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia