La Velialpol, bancarotta da 10 milioni: arrestati i fratelli Palma e il commercialista

La Velialpol, bancarotta da 10 milioni: arrestati i fratelli Palma e il commercialista
Tre persone sono state arrestate dalla Guardia di finanza in seguito alle indagini per una bancarotta fraudolenta della Ivip (Istituto di vigilanza privata), già La...

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Tre persone sono state arrestate dalla Guardia di finanza in seguito alle indagini per una bancarotta fraudolenta della Ivip (Istituto di vigilanza privata), già La Velialpol, dichiarata fallita nel 2016 dal Tribunale di Lecce. Ai domiciliari sono finiti i fratelli Piero e Giovanni Palma, rispettivamente 58 e 61 anni, entrambi di Veglie, e Pasquale Pino, 68 anni, di Santa Cesarea Terme. I primi due sono gli amministratori di diritto e di fatto della società, mentre il terzo è il commercialista.


Gli accertamenti hanno permesso di evidenziare come i tre avrebbero distratto, mediante artifici contabili, rilevanti somme di denaro aziendali, quantificate in oltre 10 milioni di euro, procedendo anche all’occultamento di parte delle scritture contabili, in modo tale da rendere difficoltosa la ricostruzione degli accadimenti e degli affari della società. In particolare, avrebbero distratto le somme relative al Tfr accantonato in azienda e quelle riferite alle imposte non versate.

Inoltre, al fine di proseguire l’attività aziendale anche in epoca successiva alla dichiarazione di fallimento ed in frode ai creditori, gli indagati avrebbero costituito una nuova società operante nel medesimo settore commerciale, ponendovi come legale rappresentante un loro ex dipendente, risultato essere un mero prestanome, cui trasferivano tutti i contratti di vigilanza in essere con i clienti nonché l’intero compendio aziendale costituito da autovetture e beni immobili.

Al termine delle indagini, il pubblico ministero titolare delle indagini ha richiesto e ottenuto dal gip un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dell’amministratore di fatto e di diritto e del depositario delle scritture contabili, per il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione e documentale, nonché il sequestro preventivo dell’intero compendio aziendale della società fallita.

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Quotidiano Di Puglia