La "beffa" degli autovelox nel Salento, Vadrucci: «Un salasso anche per le aziende, ora basta»

La "beffa" degli autovelox nel Salento, Vadrucci: «Un salasso anche per le aziende, ora basta»
«Gli autovelox? Una minaccia economica non solo per migliaia di automobilisti che quotidianamente percorrono le strade salentine ma anche per le aziende, che oggi cercano di...

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«Gli autovelox? Una minaccia economica non solo per migliaia di automobilisti che quotidianamente percorrono le strade salentine ma anche per le aziende, che oggi cercano di riprendersi dal periodo post-pandemico, dal caro-energia e dall’inflazione ma che devono fare i conti con le multe». Un punto di vista tranchant quello del presidente della Camera di Commercio di Lecce e vicepresidente di Unioncamere, Mario Vadrucci. Il numero uno dell’ente camerale sottolinea, inoltre, nella direzione della sicurezza stradale siano ben altri gli interventi da mettere a terra. A partire dalla manutenzione adeguata delle strade e dalla realizzazione delle quattro corsie lungo la Statale 275 Maglie-Leuca.

Presidente Mario Vadrucci, nella morsa degli occhi elettronici posizionati lungo le strade più trafficate del Salento non finiscono solo gli automobilisti ma anche e soprattutto le imprese che hanno la necessità quotidiana di muovere mano d’opera e mezzi. Le multe rischiano, dunque, di rappresentare un ulteriore salasso a carico delle aziende già alle prese con post pandemia, caro-energia e inflazione?
«Questa è una fotografia molto esatta anche perché le strade sulle quali sono installate queste apparecchiature sono tutte a quattro corsie, molto frequentate dalle imprese perché arterie di grande comunicazione, come la Lecce-Maglie e la Gallipoli-Lecce. Partiamo però da una considerazione: i sindaci si pongono una giusta riflessione ma danno però una risposta parziale. Secondo me non è mettendo un rilevatore di velocità a un certo punto della strada e lasciando il resto dell’arteria sguarnita che si risolve il problema della sicurezza stradale. Ha più senso ciò che si fa sul versante ionico dove lungo tre tratti i tutor rilevano la velocità media. In questo caso l’operazione ha un senso, a maggior ragione se quel tratto è pericoloso o gli incidenti si susseguono».


I Comuni tuttavia rispediscono al mittente ogni accusa di volere fare cassa con gli autovelox e ribadiscono la necessità di questi apparecchi per la sicurezza. Hanno ragione gli amministratori oppure bisognerebbe puntare su altro per garantire la sicurezza?
«Come dicevo prima, i Comuni partono sicuramente da una giusta posizione solo che ritengo sia una risposta parziale perché, per esempio, la salute e la sicurezza stradale stia a cuore soltanto sulle strade a quattro corsie. Come ho letto su Quotidiano nei giorni scorsi, qualche associazione ha sostenuto addirittura che sulle litoranee le moto arrivino a farele corse oltrepassando i limiti consentiti. E nessuno ha in animo di installare tutor e rilevatori di velocità anche perché il traffico, lungo le litoranee, è scarso».

Presidente, lei stesso aveva definito “una maledizione” il recente rinvio dei lavori sulla 275. È proprio sulla 275 che il sindaco di Scorrano, Mario Pendinelli, ha presentato istanza per l’attivazione di un autovelox. Richiesta poi scartata perché quella strada è a sole due corsie. Un errore?
«Per il sindaco e amico Mario Pendinelli queste rilevazioni sono un po’ un ritorno al passato in quanto avviate quando lui era sindaco a Scorrano e le prime apparecchiature furono inserite proprio all’inizio della strada a quattro corsie. Ricordo anche quanto accaduto in un Comune salentino dove è stata assunta la decisione di installare l’autovelox e di rimuoverlo dopo alcuni mesi. Decisione difficile da interpretare senza considerare la volontà di fare cassa. Al netto di ciò, comunque, a me preoccupa che ci siano state 26 istanze presentate in prefettura e siccome attualmente gli autovelox attivi sono tre o quattro, si tratta di altri 20 occhi elettronici. Ciò significa militarizzare il territorio. Che qualcosa non vada è chiaro ed evidente, dunque. Il ministro Matteo Salvini e l’onorevole Andrea Caroppo comunque hanno comunicato revisioni della norma. Staremo a vedere». 

Ora al prefetto Luca Rotondi tocca il compito di approvare o meno i nuovi autovelox sulle provinciali. Ma resta il nodo delle strade che esulano dalla competenza prefettizia come la Brindisi-Lecce sulla quale l’apparecchiatura installata dal Comune di Trepuzzi è destinata a permanere. Come giudica questo doppio sistema di competenze?


«Credo che su strade di grande comunicazione la Polizia stradale debba regolare queste faccende. E sulle strade di competenza Anas non dovrebbero essere i Comuni a decidere. La 101, ad esempio, è distante dal Comune di Galatina circa sette chilometri. Quindi che ci sia un interesse del sindaco di Galatina sulla 101 è ovvio ma la distanza con l’arteria è notevole. In buona sostanza dovrebbe essere un’entità statale a decidere in questi casi, evitando la potestà dei comuni e la disparità con quelli dai quali non passano strade sulle loro porzioni di territorio. Inoltre, la nostra è una provincia con grandi flussi di traffico, anche degli stranieri. Quindi, è necessario avere un adeguamento della segnaletica, almeno in lingua inglese».
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Quotidiano Di Puglia