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Ennesima tagliola del giudice di pace di Lecce sui verbali da autovelox. Automobilisti assolti e altre due multe annullate poiché non risulta fornita in giudizio dai Comuni la prova della corretta segnalazione e visibilità dell’apparecchio, né quella della sua dell’omologazione. Nei giorni scorsi un altro verbale era stato annullato dall’autovelox di Trepuzzi.
Le sentenze del giudice
Con due sentenze “gemelle” dello scorso 13 settembre il giudice di pace di Lecce, Maria Incoronata Goffredo, ha annullato i verbali elevati dagli autovelox, rispettivamente del Comune di Cavallino e da quello di Melpignano; quest’ultimo non più in uso dal 1 agosto scorso dopo che il prefetto di Lecce, Luca Rotondi, ne aveva inibito l’utilizzo con ordinanza. Nei casi portati in giudizio dagli automobilisti sanzionati, il giudice di pace del capoluogo salentino ha accolto i ricorsi proposti dall’avvocato Alfredo Matranga, ritenendo fondati i motivi di ricorso relativi alla non corretta segnalazione e visibilità dell’apparecchio di rilevazione ed alla sua mancata omologazione (Photored f17dr).
La segnaletica
In particolare, ha rilevato il giudice nelle due corpose sentenze, in cui ha richiamato la recentissima giurisprudenza sia della Cassazione che della Corte Costituzionale: “l’apposizione di dette apparecchiature è soggetta, in forza di direttive del Ministero dell’interno, all’onere di darne informazione all’automobilista.
La mancata omologazione
Quanto, invece, al motivo della mancata omologazione dell’apparecchio di rilevazione, il giudice ha osservato per i casi a giudizio, di poter accogliere il ricorso con riferimento all’illegittimo modus operandi della polizia municipale, considerato anche che “tutte le apparecchiature impiegate nell’accertamento delle violazioni dei limiti di velocità devono essere sottoposte a verifiche periodiche di funzionalità e di taratura e certificate da appositi organi terzi ed autorizzati al rilascio di idonea certificazione e non certo dalla ditta aggiudicataria dell’appalto del servizio di rilevamento”. Pertanto, la giudice Goffredo dopo aver rilevato che l’autovelox “è provvisto di sola approvazione, ma non di omologazione, non essendo stata raggiunta la prova certa di tale procedura necessaria ai fini del suo funzionamento”, ha ritenuto il verbale impugnato privo della precisione millimetrica da riscontrare alla luce della tolleranza del 5%. Da qui la decisione di “assolvere” gli automobilisti e annullare i verbali degli autovelox.
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Quotidiano Di Puglia