Da Scampia al Salento per depredare abitazioni: sgominata la banda. Ecco i colpi

Da Scampia al Salento per depredare abitazioni: sgominata la banda. Ecco i colpi
Dal campo nomadi di Scampia ai paesini del Salento per depredare le abitazioni, agendo con spregiudicatezza e in pieno giorno. Arrestati i responsabili della serie di furti in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

Leggi l'articolo e tutto il sito quotidianodipuglia.it

1 Anno a 9,99€ 69,99€

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Rinnovo automatico. Disattiva quando vuoi.

L'abbonamento include:

  • Accesso illimitato agli articoli su sito e app
  • La newsletter del Buongiorno delle 7:30
  • Tutte le newsletter tematiche
  • Approfondimenti e aggiornamenti live
  • Dirette esclusive
Dal campo nomadi di Scampia ai paesini del Salento per depredare le abitazioni, agendo con spregiudicatezza e in pieno giorno. Arrestati i responsabili della serie di furti in abitazione perpetrati tra Vernole e Melendugno la scorsa primavera, spostandosi da un paese all’altro a bordo di una Giulietta Alfa Romeo. Tutti colpi messi a segno in pieno giorno e a volto scoperto. 


I carabinieri hanno sgominato una vera e propria banda dedita a furti e reati predatori arrestando due fratelli di origini serbe: Vladan Radosavljevic, classe 84, e il suo fratello 19enne Elvis Radosavljevic. Mentre un terzo membro era già stato arrestato lo scorso aprile.

Le indagini hanno consentito di fare luce su tre furti in abitazioni (due riusciti, uno tentato) compiuti tra marzo e aprile scorso. Le immagini delle telecamere di videosorveglianza, le testimonianze di persone informate dei fatti e il lavoro dei carabinieri sul territorio hanno permesso di fare luce su vari episodi, collegando i due all'arresto di un primo membro della banda, Daniel Milanov, avvenuto lo scorso aprile, e in cui il ladro rischiò il linciaggio. 

LEGGI ANCHE: Ladro “beccato” in una casa: l'arresto lo salva dal linciaggio della folla

Il primo furto avvenne a Melendugno, dove i due fratelli, dopo aver forzato una finestra, entrarono nell’abitazione di O.D., 42enne, del posto, trafugando 2 orologi; una fede nuziale; un salvadanaio contenente 150 euro; una macchina fotografica; un orecchino in argento; 60 euro e un paio di occhiali da sole.
Il secondo colpo, nel medesimo giorno, venne compiuto in casa di G.P., 55 anni, di Vernole. In questo caso i ladri, dopo aver forzato il portone d’ingresso, scapparono con una playstation; un orecchino in acciaio; un orecchino in oro giallo con incastonato un brillantino, un bracciale in argento, tre orologi da uomo, un orologio da donna e la somma contante di 600 euro.


Ma la scia di furti proseguì, colpendo anche a Strudà, dove il 9 aprile tentò di saccheggiare la casa del 71enne V.M. ma venne messa in fuga dai carabinieri. In questo episodio il collegamento tra i colpi: la targa dell'Alfa Romeo Giulietta. I due sono stati rintracciati e arrestati nel campo nomadi di Scampia, a Napoli.

  Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia