Antonio, il pizzaiolo e lo strazio dei parenti «Strada troppo buia»

Antonio, il pizzaiolo e lo strazio dei parenti «Strada troppo buia»
Scene strazianti. Lì hanno perso la vita due uomini. Sul luogo dell’impatto avvenuto ieri sera in agro di Melendugno, un silenzio tombale tutto intorno. Un gruppo di...

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Scene strazianti. Lì hanno perso la vita due uomini. Sul luogo dell’impatto avvenuto ieri sera in agro di Melendugno, un silenzio tombale tutto intorno. Un gruppo di giovani giunti sul posto immediatamente dopo la notizia  commentavano la tragedia: «Purtroppo, prima o poi doveva succedere, sempre più spesso incontriamo persone di colore la sera, per lo più uomini a piedi o a bordo di biciclette senza luci e senza nessun giubbino illuminato. È capitato sulla strada per Torre Dell’Orso - continuava un altro ragazzo -, ero in macchina e all’improvviso sono sbucati due ragazzi, poco ci è mancato per sfiorare la tragedia».

Le forze dell’ordine ricercano indizi utili alle indagini, e sembra la strada dell’orrore, aperta a tutti, dove chiunque ha potuto vedere due corpi a terra in una pozza di sangue coperti da un semplice telo blu.
All’improvviso nel silenzio della sera, un grido ha rimbombato tutto intorno. E un ragazzo piegato su stesso ha gridato: «No, perché a te, maledetta strada, non può essere vero».
Nel tentativo di un ultimo saluto il ragazzo ha sollevato il telo che copriva il suo amico di Calimera, ma si è piegato per terra, quasi colto da un malore, ha cominciato a correre fino a raggiungere la moto, due suoi amici e un carabiniere lo hanno sostenuto. Strazio e lacrime. Il dolore per la morte di Antonio Maniglio, 46 anni e un passato un po’ burrascoso, ma che il legame con la famiglia e con la comunità del suo paese l’aveva sempre conservato. Figlio di una commerciante molto conosciuta in paese, negli ultimi tempi lavorava come pizzaiolo.
Poi, ancora, lacrime e dolore. «Si poteva evitare - diceva qualcuno - possibile che è capitato a tutti di imbatterci in questi gravi episodi e nessuno abbia mai preso provvedimenti? o sera sono tutti appostati per controllare se abbiamo bevuto e guidiamo? Mentre magari questi migranti girovagano così senza nessuna sicurezza per loro e per noi?».
All’improvviso, nel silenzio, ancora grida. «Una scena così terribile non l’avevo mai vista - dice qualcun altro - e quel ragazzo di colore, era venuto qui in Italia per scappare dalla povertà del suo paese immaginando una vita felice e invece, ha trovato la morte. Questa scena terrificante mi rimarrà negli occhi per sempre, due ragazzi morti a pochi metri l’uno dall’altro, non avevo mai visto tanto sangue».
Poi, tutt’intorno, sempre più persone, uomini e donne strette in un dolore che colpisce l’anima, che hanno ascoltato l’angoscia, il pianto, le urla di chi non ce l’ha fatta a trattenersi.

In ognuno stasera è cambiato qualcosa, la vita e la morte si sono incontrate su una strada e da poveri spettatori, tutti hanno assistito alla chiusura del sipario più tragico, la vita che in un soffio è finita, per due giovani uomini che avevano ancora una vita da vivere. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia