Aiuti alimentari nelle campagne, parte l'esposto

Aiuti alimentari nelle campagne, parte l'esposto
Aiuti alimentari gettati nelle campagne: scatta la segnalazione in Procura. Il ritrovamento questa volta è avvenuto a Specchia, in contrada Santa Fumìa, a poche...

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Aiuti alimentari gettati nelle campagne: scatta la segnalazione in Procura. Il ritrovamento questa volta è avvenuto a Specchia, in contrada Santa Fumìa, a poche centinaia di metri dal calzaturificio Adelchi da parte dei volontari di Eco-Spo Specchia, un'associazione molto attiva sul territorio.

Circa 70 le confezioni rinvenute, tra pasta e preparati per risotto, tutte rigorosamente con la scritta “Aiuto-Ue prodotto non commercializzabile” e la maggior parte con data di scadenza al 2013. «Già altre volte i nostri volontari – ha spiegato la presidente di Eco-Spo Anna Laura Remigi – hanno invenuto prodotti aiuto abbandonati nella stessa zona. Qualche anno fa ritrovammo addirittura quintali di alimenti: dalla salsa alla pasta ai biscotti per i neonati. Non ci spieghiamo il motivo per cui, nonostante ci siano famiglie che ne hanno davvero bisogno, questi prodotti vengano lasciati scadere e poi gettati via». E non sono mancati casi in cui gli alimenti erano ancora nelle confezioni di cartone. La scoperta di questo ennesimo spreco è stata effettuata venerdì mattina da un passante che ha poi segnalato il fatto ai volontari dell'associazione. «Siamo davvero indignati per quanto successo – ha proseguito Remigi – e abbiamo deciso di presentare un esposto in Procura per cercare di far luce sulla vicenda. Metteremo insieme tutte le foto dei prodotti ritrovati negli anni e chiederemo chiarezza». L'associazione è da anni impegnata sul territorio per la salvaguardia dell'ambiente. Professionisti di diverse categorie la domenica mettono da parte giacca e cravatta, indossano tuta e guanti e vanno a ripulire discariche abusive nel territorio di Specchia, curano il verde, piantumano alberi e vigilano segnalando anche situazioni come quella di oggi.
Un altro caso di abbandono era stato segnalato lo scorso 16 febbraio a Tricase. In quel caso erano solo poche buste, ma il gesto era comunque stato condannato. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia