Rapina a sfondo sessuale all'ombra del faro di San Cataldo: condannati tre giovanissimi salentini

Rapina a sfondo sessuale all'ombra del faro di San Cataldo: condannati tre giovanissimi salentini
Violenta rapina ai danni di un 58enne leccese all’ombra del faro di San Cataldo. Questo l’episodio, avvenuto lo scorso 18 agosto, che è costato la condanna a...

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Violenta rapina ai danni di un 58enne leccese all’ombra del faro di San Cataldo. Questo l’episodio, avvenuto lo scorso 18 agosto, che è costato la condanna a Pierre Louise Blaise Bartoccioni, Benjamin Deli, entrambi 20enni di Tricase e a Patrick Intrepido, 19enne leccese. La sentenza emessa dal gup del tribunale di Lecce, Alessandra Sermarini, al termine del processo discusso col rito abbreviato, ha condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione, più una multa di 2mila 400 euro, i due tricasini, mentre a cinque anni e più di duemila euro di multa il ragazzo leccese.

Il pubblico ministero, Alessandro Prontera, aveva invocato condanne più leggere per tutti e tre. Ha chiuso i suoi conti in sospeso con la giustizia, invece, Marco Murati, 18enne leccese, il primo del gruppo ad essere tratto in arresto. Il giovane ha patteggiato due anni e mezzo, ottenendo il beneficio della pena sospesa. Secondo le indagini realizzate dagli agenti della questura di Lecce, coordinati dal sostituto procuratore Roberta Licci, la vittima si era fermata in auto vicino al faro della marina leccese per fare una passeggiata, quando è stata aggredita.

Il gruppetto di giovani aggressori trascinò l’uomo fuori dall’auto, per poi picchiarlo con calci e pugni e rapinarlo. Gli venne sottratto l’orologio da polso e la borsa, in cui erano custoditi contanti, carte di credito, cellulare ed altri effetti personali, e anche l’auto, usata per la fuga dai ragazzi. Nel corso dell’udienza di convalida, gli arrestati si difesero dichiarando di aver agito non per mettere a segno una rapina ma per via delle avance a scopo sessuale fatte dal 58enne a uno di loro. I tre giovani condannati sono difesi dagli avvocati Raffaele Benfatto, Roberto Bray e Francesco Maria De Giorgi. La vittima è stata risarcita e non si è costituita parte civile nel processo.  

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Quotidiano Di Puglia