Commenti al vetriolo, spesso conditi da scurriculità e attacchi frontali che si moltiplicano da giorni sui social. Offese e accuse che valicano il confine del diritto di...
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«Vergognatevi di difendere un mostro, siete come lui»: il tenore delle esternazioni, pur con qualche variazione sul tema, da giorni è sempre lo stesso. E accuse e offese continuano a moltiplicarsi, "cristallizzate" su bacheche e pagine social. E spesso inserite come commento a margine di notizie e aggiornamenti di cronaca sull'evolversi degli aspetti giudiziari del duplice omicidio di Lecce. «Per mia natura non sono molto appassionato ai social - replica l'avvocato Starace -. Tuttavia ciò che sta accandendo in questo caso purtroppo è una prassi consolidata quanto deprecabile che si rinnova soprattutto nei casi di delitti efferati»
Una situazione non più sostenibile anche secondo il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Lecce, che nelle scorse ore ha inteso manifestare solidarietà nei confronti dei due componenti del collegio difensivo di De Marco: «Purtroppo ormai avviene puntualmente in occasione di ogni delitto efferato, anche nel caso del terribile duplice omicidio di Lecce assistiamo, sui social e sui mezzi di comunicazione online, al proliferare di insulti e giudizi a dir poco offensivi nei confronti dei Colleghi impegnati nella difesa dell’indagato - si legge nella nota che porta la firma del presidente Antonio De Mauro -. Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Lecce, ancora una volta, condanna fermamente tali inqualificabili atteggiamenti, ed esprime piena solidarietà ai due colleghi coinvolti, rammentando a tutti che il mandato difensivo è una funzione costituzionalmente garantita, indispensabile ad assicurare il rispetto dei diritti di ogni cittadino -nessuno escluso- e volta a vigilare sul corretto inquadramento giuridico della vicenda e sulla esatta ricostruzione dei fatti, prima ancora che sulla colpevolezza o innocenza dell’imputato».
Altrettanto inaccettabile, secondo il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Lecce, è inoltre l’idea che il legale possa essere considerato sodale del proprio cliente. «Siffatta superficiale forma di confusione delle due figure, invero, risulta offensiva e pericolosa, in quanto svilisce l’importanza del ruolo del difensore e l’effettività del menzionato diritto costituzionale di difesa, principio cardine del nostro sistema giuridico e garanzia di legalità. Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Lecce, pertanto, nel ribadire la vicinanza ai colleghi coinvolti, reclama nei confronti degli stessi e di tutti gli avvocati il rispetto dovuto alla funzione difensiva».
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Quotidiano Di Puglia