LECCE - Ha approfittato del rapporto con la madre per abuare della figlia dodicenne di lei. Ma alla fine la ragazzina ha parlato e un 46enne leccese è finito in...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L’ascolto con modalità protetta della minore ha fatto in modo che la bambina confermasse quanto denunciato dalla madre e specificasse alcuni episodi ricostruendo in maniera coerente quanto accadutole. L’uomo, infatti, approfittando del rapporto di convivenza, nelle ore notturne si sarebbe introdotto nella sua cameretta e l’avrebbe palpeggiata nelle parti intime e sul seno, spesso baciandole anche la bocca. In una occasione l’avrebbe costretta a subire un rapporto sessuale, avvalendosi del suo stato di inferiorità fisica e della soggezione psicologica che nutriva nei suoi confronti, in quanto rappresentava un punto di riferimento, sostitutivo della figura paterna. Le indagini immediatamente avviate dai poliziotti e coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica, Stefania Maria Mininni, hanno consentito di accertare la veridicità delle dichiarazioni della minore e quindi di costruire un quadro probatorio solido che ha permesso al Giudice competente di emettere la misura cautelare. Il complesso lavoro di ricostruzione della turpe vicenda è stato eseguito dai poliziotti addetti alla “Sezione Reati contro la persona, i minori e sessuali”, incardinata nella Squadra Mobile, i quali vantano competenze e formazione specifiche in tema di reati commessi nei confronti delle cosiddette “ fasce deboli”. Sempre più costante e incisivo è infatti l’impegno profuso dalla Questura nella repressione anche di tali delitti che, come noto, sono purtroppo in aumento. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia