TARANTO - Attesa delusa. A poche ore di distanza da interviste rilasciate a tv nazionali e locali, Michele Misseri ha preferito fare scena muta dinanzi alla Corte d'Assise di...
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Dopo quanto accaduto oggi, tutto fa pensare che anche le due principali imputate del processo si avvarranno della facoltà di non rispondere. Oggi in aula non c'era Concetta Serrano, la mamma di Sarah, la cui presenza è invece prevista per domani. Ma l'udienza odierna è stata catalizzata per ore dal tentativo della difesa di Sabrina di scardinare il processo. È stato il prof. Franco Coppi a tirare fuori dal cilindro la richiesta di dichiarare inutilizzabili le parti del verbale, in sostanza quasi tutto, dell'incidente probatorio del 19 novembre 2010 nelle quali Michele Misseri accusa del delitto la figlia Sabrina. In particolare per il legale, nel corso dell'incidente probatorio, Michele Misseri non sarebbe stato avvertito del fatto che, accusando altre persone, sarebbe potuto diventare anche testimone del processo, oltre che imputato. In subordine, Coppi ha sollevato una questione di legittimità costituzionale sulla stessa circostanza. Richieste alle quali si è opposta la Procura, con il sostegno dei legali di parte civile. Se la Corte avesse accolto la richiesta di dichiarare inutilizzabile quel verbale, sarebbe 'saltatò uno dei cardini dell'accusa.
Se fosse stata ritenuta fondata, invece, l'eccezione di legittimità costituzionale, la Corte avrebbe dovuto rimettere gli atti alla Consulta, mentre il processo sarebbe stato sospeso con 'stop' temporaneo ai termini di prescrizione e di custodia cautelare. Questioni tutt'altro che secondarie per dirimere le quali la Corte di Assise si è riunita per cinque ore e mezza in camera di consiglio, rigettando la richiesta di rendere inutilizzabile il verbale dell'incidente probatorio e dichiarando «manifestamente infondata» la questione di legittimità costituzionale sollevata dalla difesa di Sabrina. Poi l'attesa delusa per la mancata volontà di Michele Misseri a rispondere alle domande. Ad udienza conclusa, fuori dall'aula qualcuno del pubblico ha invitato a voce alta l'agricoltore a parlare. Lui, accompagnato dal suo legale, ha tirato dritto senza fermarsi dinanzi ai microfoni. In una delle prossime udienze sarà citato come testimone dalla difesa e in quella occasione, comunque, "zio Michele" non potrà sottrarsi alle domande.
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Quotidiano Di Puglia