Violenza sessuale, una ragazzina di 13 anni segregata in un garage da tre ventenni. Il sindaco: «Saremo parte civile»

I tre presunti autori dello stupro sarebbero già stati identificati

Violenza sessuale, una ragazzina di 13 anni segregata in un garage da tre ventenni. Il sindaco: «Saremo parte civile»
Un branco contro una ragazzina inerme. Una 13enne sarebbe stata segregata e violentata da tre ventenni in un garage alla periferia di Cerignola, nel Foggiano. Sarebbe accaduto la...

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Un branco contro una ragazzina inerme. Una 13enne sarebbe stata segregata e violentata da tre ventenni in un garage alla periferia di Cerignola, nel Foggiano. Sarebbe accaduto la sera dello scorso 28 ottobre. Il giorno seguente la ragazzina avrebbe raccontato l'accaduto ai genitori che hanno sporto denuncia al commissariato.

La ricostruzione

A quanto si apprende la 13enne sarebbe stata attirata con una scusa nel garage da uno dei tre sospettati e poi sarebbero intervenuti gli altri due ragazzi. All'interno del box sarebbero state trovate anche alcune dosi di hashish. La violenza sessuale contro la 13enne sarebbe stata consumata in un autoparco, in una zona periferica di Cerignola dove si trova una serie di garage che spesso vengono affittati dai ragazzi ed utilizzati come sale prove per gruppi musicali o per trattenersi nelle serate invernali.

Da prime indiscrezioni pare che la 13enne conoscesse uno dei tre giovani, un 19enne, con cui avrebbe avuto un appuntamento nel garage. Ma a quell'appuntamento si sarebbero presentati anche gli altri due amici, due ventenni che avrebbero abusato di lei. Sulla vicenda, vista la delicatezza del caso e l'età della vittima, gli inquirenti mantengono il massimo riserbo. 

Il sindaco

 «Attendiamo gli sviluppi processuali per decidere una costituzione di parte civile come amministrazione comunale nel processo a carico dei responsabili della violenza sessuale in danno della 13enne», lo ha detto il sindaco di Cerignola, Francesco Bonito. «L'amministrazione comunale - aggiunge il primo cittadino - vuole far sentire la sua voce in difesa dei cittadini più deboli». I tre presunti autori dello stupro sarebbero già stati identificati negli attimi immediatamente successivi la denuncia sporta dai genitori della vittima il giorno dopo lo stupro. A quanto è dato sapere, la 13enne sarebbe anche stata indotta a far uso di hascisc. 

 

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Quotidiano Di Puglia