Sarebbe stato ucciso con un colpo di fucile al petto, dopo essere stato picchiato e colpito alla testa con un oggetto, Nicola Di Tullo, il muratore di 46 anni di Manfredonia il...
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Sarebbe questo il risultato dell'ispezione cadaverica fatta dal medico legale. Il corpo è stato trovato dai carabinieri del Comando provinciale di Foggia in un casolare di campagna che si trova lungo la strada provinciale 58 che collega Manfredonia a San Giovanni Rotondo. Era incastrato in una intercapedine all'esterno del caseggiato. Ad estrarre il corpo sono stati i vigili del fuoco.
Le indagini, in collaborazione con gli agenti del commissariato di polizia di Manfredonia, sono coordinate dalla Procura di Foggia. A quanto accertato, la vittima aveva un appuntamento con un amico nei pressi del commissariato di polizia dove, però, non si è mai presentato. Pochi minuti prima dell'incontro Di Tullo lo ha chiamato per telefono due volte chiedendogli di chiamare un'ambulanza e i carabinieri ma da quel momento il suo cellulare è risultato irraggiungibile. Gli agenti stanno sentendo diverse persone, tra amici e parenti della vittima, che aveva un precedente penale per stalking nei confronti della ex moglie. Riguardo al movente, gli investigatori valutano anche quello legato a problemi familiari o a un debito di denaro.
Il legale della famiglia del muratore ha lanciato un appello affinché chi ha visto Nicola Di Tullo poco prima della scomparsa si metta in contatto con gli investigatori per dare eventuali indicazioni utili alle indagini. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia