Truffa milionaria su finti braccianti, 15 arresti: nel mirino imprenditori e funzionari pubblici. C'è anche un poliziotto

Accusati a vario titolo di associazione per delinquere, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, favoreggiamento all'immigrazione clandestina

Truffa milionaria su finti braccianti, 15 arresti: nel mirino imprenditori e funzionari pubblici
Venti misure cautelari eseguite da militari della Guardia di Finanza di Cerignola e del Nucleo di Polizia economico finanziaria di Foggia per una presunta truffa da cinque milioni...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Venti misure cautelari eseguite da militari della Guardia di Finanza di Cerignola e del Nucleo di Polizia economico finanziaria di Foggia per una presunta truffa da cinque milioni di euro legata alla fittizia assunzione di centinaia di falsi braccianti agricoli e al loro ingresso in Italia per motivi lavorativi.

Undici indagati sono finiti in carcere, quattro ai domiciliari, uno è stato sottoposto al divieto di dimora nella provincia di Foggia e quattro a misure interdittive dell'esercizio delle attività imprenditoriali.

C'è anche il poliziotto Alessandro Ardone tra le persone arrestate questa mattina dalla Guardia di finanza di Cerignola perché coinvolte in una presunta truffa milionaria su falsi braccianti agricoli scoperta grazie ad indagini partite nel 2021. L'organizzazione si avvaleva di un'articolata rete formata da italiani ed extracomunitari dislocati in Italia e all'estero. Ardone, attualmente in servizio presso la polizia stradale e in precedenza presso il commissariato di polizia di Cerignola, è finito in carcere: risponde di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, falso in atto pubblico e peculato perchè - in due occasioni - avrebbe utilizzato l'auto di servizio per consegnare somme di denaro ai promotori della frode. Secondo gli inquirenti i promotori della frode sono Antonio Da Bellonio (imprendiore agricolo) e Antonio Reddavide. Questi ultimi sono stati arrestati con l'ex funzionario dell'Inps, Celestino Capolongo, attualmente in carica come consigliere comunale a Cerignola; il commercialista Michele Pastore, e il responsabile di un Caf, Michele Lasalvia. Onorato D'amato, consigliere comunale a Poggioimperiale ed ex funzionario prefettizio, è stato invece sottoposto al divieto di dimora in provincia di Foggia. 

Cosa è successo

Gli indagati raggiunti da provvedimenti cautelari sono imprenditori, professionisti e funzionari pubblici (uno in servizio all'Inps, e un altro ex funzionario prefettizio), accusati a vario titolo di associazione per delinquere, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, favoreggiamento all'immigrazione clandestina, peculato, riciclaggio, falso in atto pubblico, contraffazione di sigilli e traffico di influenze illecite. Sono stati eseguiti sequestri per cinque milioni.

Due i filoni dell'indagine coordinata dalla Procura di Foggia: il primo riguarda una presunta truffa previdenziale ed assistenziale compiuta da quattro società 'fantasma' e relativa all'assuzione di 647 falsi braccianti agricoli e sussidi (disoccupazione agricola, assegni familiari, malattia e maternità) indebitamente percepiti per due milioni di euro; il secondo riguarda l'aver favorito, dietro pagamento di somme di denaro, l'ingresso nel territorio nazionale di extracomunitari mediante false assunzioni. 

Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia