Trivelle, Cigl Foggia: le ricerche possono devastare l'ecosistema

Trivelle, Cigl Foggia: le ricerche possono devastare l'ecosistema
FOGGIA, 15 GEN - "Quando le ricerche di petrolio saranno terminate il delicato ecosistema dell'Adriatico meridionale potrebbe essere irrimediabilmente danneggiato, compreso...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
FOGGIA, 15 GEN - "Quando le ricerche di petrolio saranno terminate il delicato ecosistema dell'Adriatico meridionale potrebbe essere irrimediabilmente danneggiato, compreso lo stupendo parco marino delle Isole Tremiti". Lo sostiene in una nota il segretario generale della Cgil di Foggia, Maurizio Carmeno, riferendosi al decreto con cui il ministero dello Sviluppo economico ha autorizzato la società Petroceltic Italia ad avviare ricerche di idrocarburi al largo delle Tremiti.


Carmeno ricorda che "al momento non ci è dato conoscere quali procedure utilizzerà la società concessionaria per le sue ricerche", ma che "tra le attività di prospezione rientrano quelle sismiche che utilizzano il cosiddetto 'air gun', una sorta di esplosione di una bolla d'aria sott'acqua che studi scientifici ritengono possa provocare danni e alterazioni spesso letali nelle specie marine, fino a chilometri di distanza".

A cosa serve, si chiede Carmeno, "cercare ancora combustibili fossili se tutto il mondo lavora per implementare le fonti energetiche alternative e rinnovabili, tra l'altro in una Regione che produce molta più energia di quel che consuma?". Il dirigente della Cgil manifesta inoltre dubbi sulle capacità economiche della Petroceltic Italia, così come richiesto nel decreto, poiché la casa madre irlandese sarebbe "vessata da debiti e accusata di frode e corruzione" e la società "dopo la concessione di ricerca del governo italiano datata 23 dicembre 2015, si è messa alla ricerca di possibili acquirenti". (ANSA). Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia