Segretario della Cisl aggredito e sequestrato da un gruppo di migranti: denuncia ai carabinieri

Segretario della Cisl aggredito e sequestrato da un gruppo di migranti: denuncia ai carabinieri
Mohammed Elmajdi, presidente di Anolf Puglia e segretario territoriale della Cisl di Foggia, sarebbe stato «aggredito violentemente e sequestrato per quasi un'ora da un...

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Mohammed Elmajdi, presidente di Anolf Puglia e segretario territoriale della Cisl di Foggia, sarebbe stato «aggredito violentemente e sequestrato per quasi un'ora da un gruppo di migranti stranieri prepotenti all'interno del così detto "Gran Ghetto di Rignano" in agro di San Severo (Foggia), ora noto come "Torretta Antonacci"». Lo denuncia la Cisl in una nota, sottolineando che la «denuncia dettagliata su quanto accaduto è stata inoltrata presso i Carabinieri di Foggia».

L'aggressione

Secondo quanto riferito dalla Cisl, «Mohammed Elmajdi, cui è stata sottratta anche l'autovettura, poi restituita, si è recato al campo che ospita quasi un migliaio di stranieri, la maggior parte braccianti, per insediarsi ed attivare le misure di sostegno e inclusione previste nell'ambito dell'affidamento, da parte della Regione Puglia, dei servizi di accoglienza, tutela e contrasto al caporalato».

Per Antonio Castellucci, segretario generale della Cisl Puglia, «l'aggressione è un fatto di una gravità inaudita ed è un attentato alla volontà di insediare presidi di legalità, in avamposti diventati di degrado e di posti da sempre considerati 'terra di nessunò». «Abbiamo avuto stamani - ricorda - un incontro con i vertici in Prefettura per chiedere la presenza costante delle forze dell'ordine nel campo e di portare quanto accaduto al tavolo tecnico per l'ordine pubblico e la sicurezza». Anolf e Cisl precisano che «non rinunceranno a garantire i servizi previsti dalla convenzione siglata con la Regione Puglia» e chiedono «anche alla Regione di intervenire in quanto c'è la necessità di fare piena luce sui fatti avvenuti». Carla Costantino, segretario generale della Cisl Foggi, evidenzia che «siamo in presenza di atti violenti che negano i diritti, il lavoro, la legalità e la ricerca di una strada praticabile per garantire la tutela normativa a migliaia di lavoratori stranieri».

Le reazioni

Di «un episodio gravissimo che ci deve spingere a mantenere ancora più alta l’attenzione per quello che riguarda le politiche dell’integrazione» ha parlato l'assessore regionale al Welfare, Rosa Barone, foggiana. «Non permetteremo a pochi prepotenti di avere la meglio. Conosco Mohammed e voglio ringraziarlo per l’impegno nel contrasto al caporalato e per l’attuazione delle politiche di accoglienza e integrazione. Come Regione - ha aggiunto Barone - stiamo lavorando e una parte del Piano regionale delle Politiche Sociali è dedicata ai temi dell’immigrazione. Le azioni riguardano la sfera culturale, linguistica, economica, lavorativa e socio-sanitaria. Presto sarà convocato un tavolo intersettoriale con tutti gli attori interessati perché le azioni per l’inclusione previste dalla Regione per cui Mohammed era oggi al campo vanno portate avanti e lo faremo con ancora più determinazione, garantendo maggiore sicurezza perché simili episodi non devono più accadere».

«Ferma condanna per l'aggressione subìta dal segretario Cisl Foggia questa mattina nel Ghetto di Rignano, malmenato e sequestrato da un gruppo di migranti stranieri»: lo ha detto il coordinatore regionale di Fratelli d'Italia, il parlamentare Marcello Gemmato. «Portare legalità in un posto che la rifiuta palesemente? Se questa è la reazione, è sconcertante ma non deve essere demotivante: sono certo che le Istituzioni e le sigle sindacali ci riproveranno e riusciranno nell'intento. Auspico che le autorità competenti, invece, valutino le conseguenze per gli autori dell'aggressione».

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Quotidiano Di Puglia