Il primo sentore di un malessere si era avvertito con l'esodo insolito verso istituti di paesi limitrofi verificatosi all'inizio dell'anno scolastico in corso. Ma le...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Le indagini si sono sviluppate in due fasi: la prima, caratterizzata dall’acquisizione di informazioni testimoniali (15 persone tra insegnanti e altri genitori); la seconda con l’ausilio di telecamere posizionate all’interno di un’aula ove venivano svolte le lezioni.E grazie ai filmati è stata ricostruita una vera e propria epidemia di maltratamenti: infatti, durante lo svolgimento di un’ora di supplenza nella classe IV, è stata rilevata la presenza di un’altra insegnante che ha fin da subito adottato condotte molto gravi nei confronti dei bambini, tali da rendere necessaria l’installazione di un’ulteriore videocamera all’interno dell’aula utilizzata dagli alunni della classe seconda elementare. In questa maniera sono state documentate le violenze usate anche dalle altre indagate nei confronti dei piccoli loro affidati, spingendo gli investigatori a concludere le attività il più velocemente possibile per porre finalmente termine a una situazione anche ai loro occhi ormai intollerabile.
Umiliazioni e violenze nei confronti dei bimbi: "Fai schifo"
Diversi sono stati gli episodi documentati, oltre che di violenze fisiche anche di quelle psicologiche: i bambini venivano derisi per le loro caratteristiche fisiche (un bimbo è stato costretto a dire “Io sono basso e bugiardo” di fronte ai propri compagni), costantemente mortificati (sono state utilizzate espressioni del tipo “Fai schifo!”, “Hai il cuore cattivo!”) e minacciati anche con l’utilizzo di aste in legno. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia