Riapre il parco paleontologico e dei dinosauri sul Gargano

Riapre il parco paleontologico e dei dinosauri sul Gargano
SAN MARCO IN LAMIS (FOGGIA), 27 NOV - Il 30 novembre prossimo alla presenza del ministro per le Infrastrutture e trasporti, Graziano Delrio e del presidente della Regione Puglia,...

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SAN MARCO IN LAMIS (FOGGIA), 27 NOV - Il 30 novembre prossimo alla presenza del ministro per le Infrastrutture e trasporti, Graziano Delrio e del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, verrà riaperto a Borgo Celano di san Marco in Lamis il Parco paleontologico e dei dinosauri più grande d'Italia dedicato alla preistoria. Ne danno notizia il Parco nazionale del Gargano e il Comune di San Marco in Lamis. Nell'area protetta del Parco - è detto - "a poca distanza dal convento di san Pio e sull'antica strada percorsa dai pellegrini in cammino verso la Sacra Grotta di Monte sant'Angelo, esiste un luogo dove si può fare un viaggio nel tempo e immergersi nell'atmosfera di milioni di anni fa, quando il promontorio era il regno incontrastato di teropodi di taglia media che hanno lasciato numerose impronte, ora conservate e visitabili nel Parco paleontologico e dei dinosauri (www.dinosauriborgocelano.it)".


"Nello spazio del parco e' stato allestito un sentiero illustrato da percorrere, per poter vivere l'emozione dell'incontro con tracce reali, anche attraverso la ricostruzione di un habitat naturale e incontaminato, tra piante locali e specchi d'acqua, ci si potra' imbattere in creature (riprodotte in dimensioni reali) vissute sul Gargano 120 milioni di anni fa". Il progetto di ampliamento del parco e' stato finanziato nell'ambito dell'Asse I del Programma operativo interregionale "Attrattori culturali, naturali e del turismo" che ha assegnato alla Puglia oltre 110 milioni di euro. Domani si terra' un convegno "alla presenza dei maggiori studiosi ed esperti del settore" per "evidenziare la rilevanza della geologia per il Gargano che continua ad avere un ruolo centrale sia negli studi geologici e paleontologici che nella promozione del geoturismo, capace di incentivare la destagionalizzazione turistica garganica".


"Sono tanti, infatti - conclude la nota - i geositi del Parco Nazionale del Gargano che hanno una valenza scientifica e un'attrazione turistica di primo piano: dal paleontologico (impronte di dinosauri del Cretacico, rinvenute nei pressi di Borgo Celano e Mattinata), allo speleologico (Grotta di Montenero); dallo storico-culturale (Grotta di San Michele di Monte Sant'Angelo e di Cagnano Varano), all'archeologico (Grotta Paglicci, Ipogei di Monte Pucci e di Capparelli) e paesaggistico (Pizzomunno di Vieste)". (ANSA). Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia