Sindaco minacciato di morte, ci sono due arresti

Sindaco minacciato di morte, ci sono due arresti
Luigi D'Arenzo, sindaco di Peschici, nel Foggiano, è stato minacciato di morte mentre il capo area della ditta Impregico, che gestisce la raccolta dei rifiuti...

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Luigi D'Arenzo, sindaco di Peschici, nel Foggiano, è stato minacciato di morte mentre il capo area della ditta Impregico, che gestisce la raccolta dei rifiuti urbani, è stato aggredito. Per questi episodi, riferisce lo stesso sindaco all'ANSA, ci sono stati «due arresti». «Tra il 6 e il 7 febbraio - racconta D'Arenzo - il capo area della ditta è stato avvicinato, picchiato e minacciato. Sono stato destinatario durante l'aggressione anche di minacce di morte rivolte alla mia persona qualora non avessi ritirato l'ordinanza sindacale con cui dall'1 giugno 2023 avevo affidato il servizio di raccolta rifiuti alla nuova ditta».

La denuncia

L'episodio è stato denunciato ai carabinieri dalla vittima dell'aggressione e dal primo cittadino. «Il 19 marzo - prosegue il sindaco - ricevo prima una telefonata muta sul mio cellulare e poi un messaggio audio in cui mia moglie, i miei figli ed io veniamo minacciati di morte qualora non ritiri l'ordinanza. Ti facciamo sparire, mi dicono. Anche questo episodio viene da me denunciato regolarmente ai carabinieri».

Luigi D'Arenzo è sindaco dal 16 maggio del 2023. Il provvedimento di affidamento del servizio di raccolta rifiuti alla ditta Impregico nasce dalla necessità - evidenzia il primo cittadino - di raccogliere rifiuti nel comune garganico che viveva un momento di collasso sotto il profilo dell'igiene pubblica con una situazione ambientale disastrosa e rifiuti che non venivano raccolti da un anno. «Ho vissuto attimi di paura solo per la mia famiglia - spiega il sindaco - ma mi sono completamente affidato ai carabinieri e alla procura che non mi hanno lasciato solo un attimo e che ringrazio per tutto quello che hanno fatto e per la celerità con cui hanno agito. Sono difficile da intimorire e non nuovo ad episodi simili. Quando ero assessore nel 2010 mi fu incendiata l'auto. Con l'amministrazione di allora mi impegnai per la risoluzione di un'altra questione importante. Quella dei parcheggiatori abusivi. E anche quella vicenda non fu gradita».

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Quotidiano Di Puglia