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Torremaggiore, celebrati i funerali del barista. Il parroco invoca «il silenzio su qualcosa di inesistente», dice riferendosi alla presunta relazione clandestina tra Massimo e Tefta, moglie del reo confesso. Intanto il legale della moglie dichiara: «Omicidio premeditato».
I funerali
Sono stati celebrati questa mattina nella chiesa del Divino Lavoratore di Torremaggiore in provincia di Foggia i funerali di Massimo De Santis, il barista 51enne accoltellato a morte lo scorso fine settimana da Taulant Malaj panettiere di 45 anni convinto che la vittima avesse una relazione extraconiugale con la moglie. Nella furia omicida Malaj ha anche ucciso la figlia Jessica di 16 anni i cui funerari si terranno lunedì. A celebrare le esequie di Massimo De Santis don Renato Borrelli parroco della chiesa che nella sua omelia ha invocato: «Il silenzio su qualcosa di inesistente». Chiaro il riferimento alla presunta relazione clandestina tra Massimo e Tefta, moglie del reo confesso. «Penso che chi avesse sussurrato - prosegue il sacerdote - all'orecchio dell'assassino qualcosa dovrà sentire il rimorso».
L'avvocato della moglie: omicidio premeditato
«Sono convinto che molto probabilmente Taulat Malaj aveva premeditato sia l'omicidio di Massimo De Santis, che quello della moglie Tefta. Sono anche abbastanza convinto che, per circostanze che non posso al momento rivelare, anche l'assassinio di Jessica non sia stato affatto un cosiddetto errore, ma sia stato voluto da Taulat, che odiava anche la sua stessa figlia». A parlare è Michele Sodrio legale che assiste Tefta, la moglie del panettiere Taulant Malaj, reo confesso e in carcere da domenica scorsa con l'accusa di duplice omicidio e tentato omicidio per avere ucciso a coltellate il vicino di casa Massino De Santis e la propria figlia Jessica che tentava di difendere la madre Tefta rimasta ferita.
Il legale ha avuto modo di incontrare Tefta in ospedale così come ha incontrato anche alcuni parenti della donna. «Vedremo - dice Sodrio - se i difensori dell'indagato porteranno elementi per sostenere l'incapacità mentale, ma è una circostanza che già allo stato posso escludere con buona certezza». Per il legale , «Taulat Malaj ha compiuto una serie di gesti terribili e disumani, nella piena consapevolezza di quello che stava facendo. E sono convinto che avesse deciso di uccidere quanto meno dal giorno prima». Per Sodrio, inoltre, «altre aggravanti da ergastolo che mi sembrano palesi sono quelle dei futili motivi e della crudeltà». Poi rivolge un pensiero ai due sopravvissuti all'aggressione: Tefta e il piccolo Leonardo che, dice, «spero possano trovare aiuto dalle istituzioni, per essere sistemati in un luogo diverso da quello della mattanza».
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Quotidiano Di Puglia