Dopo lo scioglimento nel marzo scorso del Consiglio comunale di Mattinata per infiltrazioni mafiose, forze dell’ordine e inquirenti stanno riesaminando tutti gli atti...
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Si tratta di concessioni per la gestione di uno stabilimento balneare, manufatti ed aree relative, nella baia di Mattinata, in località Agnuli, dell’estensione di 600 metri quadrati, di un tratto di spiaggia di 820 metri quadrati nella stessa località destinato alla posa di ombrelloni e sdraio, e di un casotto in muratura, in località Casette dei Pescatori, per deposito merci. «L’azione - è detto in una nota della Questura di Foggia - rappresenta la logica, ma anche innovativa conseguenza dello scioglimento ex articolo 143 TUEL. Si è infatti ritenuto, in perfetta sinergia con le Forze dell’ordine, di avvalersi del quadro info-investigativo emerso in seguito all’accesso, per far sì che lo scioglimento del consiglio comunale di Mattinata non si esaurisse nella mera sostituzione degli organi di governo elettivi con una Commissione straordinaria di nomina governativa. Al contrario è stata pianificata ed è ormai in pieno svolgimento un’azione sinergica di sistema intesa a dare corpo a un risanamento non solo della macchina amministrativa, ma anche di quelle situazioni che rappresentavano la chiara manifestazione di un controllo da parte di soggetti ritenuti contigui a realtà criminali di tipo mafioso». Nell’agosto scorso a Silvestri era stata revocata la concessione provvisoria dell’area destinata a parcheggio in località Agnuli. Nel parcheggio, il 19 agosto 2007, venne ucciso in un agguato il fratello sedicenne di Felice Silvestri, Giuseppe, e furono feriti il padre Leonardo ed un cugino. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia